La Commissione Giustizia del Senato ha avviato martedì 16 maggio la discussione delle proposte di legge sulla Revisione delle Circoscrizioni Giudiziarie presentate dalle Regioni Campania, Abruzzo, Toscana, Lombardia e Calabria.
La nota stampa di Corrado Matera
A rendere noto questo importante passo avanti è il Consigliere della Regione Campania, Corrado Matera, da sempre impegnato nella battaglia per il ripristino del Tribunale di Sala Consilina e autore della relativa proposta di legge regionale, approvata dal Consiglio Regionale della Campania e già approdata alla Camera nella passata legislatura, ora anche al Senato.
Le dichiarazioni
“Parallelamente“, sottolinea Matera, “ho provveduto ad inviare a tutti i parlamentari della Campania non solo la proposta di legge che mira alla riapertura del Tribunale di Sala Consilina, ma anche gli elementi emersi dalle audizioni svolte in Regione Campania durante l’iter per l’approvazione, che evidenziano come la soppressione del Foro di Giustizia del Vallo di Diano sia stata un vero e proprio scandalo, un errore legislativo e una vergogna per chi l’ha compiuta”.
Il Consigliere Regionale, originario di Teggiano, ricorda che la Riforma della Geografia Giudiziaria del 2012 si è rivelata un autentico disastro, poiché non ha garantito la celerità dei giudizi promessa e ha violato il concetto europeo di giustizia di prossimità, aggravando ulteriormente le spese e i disagi per i cittadini e le imprese senza apportare alcun risparmio.
Il caso emblematico del Tribunale di Sala Consilina
Anche il Ministro Nordio ha espresso perplessità sulla riforma del 2012 in risposta a un Question Time presentato alla Camera. “In questo desolante panorama”, evidenzia Matera, “il caso del Tribunale di Sala Consilina rappresenta l’ingiustizia più eclatante, tanto da essere citato sempre più spesso come esempio emblematico dei danni causati dalla Riforma”.
Diventa quindi sempre più evidente a tutti che il caso del Tribunale di Sala Consilina, diventato un problema a livello nazionale, merita un capitolo a sé tra le distorsioni generate dalla Riforma della Geografia Giudiziaria.
“I cittadini del Vallo di Diano”, conferma Matera, “sono stati privati del diritto alla giustizia, penalizzando una delle realtà giudiziarie più virtuose, a fronte di costi assolutamente contenuti, ed esponendo il territorio alla presenza della criminalità. Con questa consapevolezza, la battaglia per riparare al grave torto subito da un intero territorio continua con la stessa determinazione di sempre, ancora di più ora che è condivisa con altre regioni”.