Controne: presentato un progetto sulla videosorveglianza

Il progetto consentirà di avere un controllo a tappeto del paese, analizzando le auto in arrivo ed in uscita dal territorio comunale

Di Antonio Pagano

Il Comune di Controne, guidato dal sindaco Ettore Poti, ha deciso di dotare il territorio comunale di un sistema di videosorveglianza in modo da garantire maggiore sicurezza e controllo ai cittadini.

Il progetto

L’Ente ha approvato il progetto preliminare/studio di fattibilità tecnica ed economica, relativo alla “Realizzazione del sistema di videosorveglianza territoriale e di rilevamento dei transiti veicolari per la sicurezza urbana”; lo stesso verrà candidato a finanziamento al Ministero dell’Interno per un importo complessivo di € 50.000,00. L’Ente si impegna al cofinanziamento dell’intervento per € 5.000, all’atto della concessione del finanziamento da parte del Ministero.

Il sindaco intende procedere pertanto alla sottoscrizione di un patto per la sicurezza con la Prefettura di Salerno. Il progetto consentirà di avere un controllo a tappeto del paese, analizzando le auto in arrivo ed in uscita dal territorio comunale, nonché un controllo delle zone dove avvengono sversamenti abusivi di rifiuti, per evitare atti vandalici, allo scopo di incutere nella cittadinanza un senso di sicurezza.

I vantaggi della videosorveglianza

Il sistema di videosorveglianza servirà per prevenire fatti criminosi attraverso un’azione di deterrenza che la presenza di videocamere è in grado di esercitare;  lo stesso sorveglierà, costantemente e in presa diretta, determinate zone del territorio comunale che possono presentare elementi di criticità, anche in concomitanza con lo svolgimento di eventi che possono interessare l’ordine pubblico e la sicurezza pubblica.

Con le telecamere si punta inoltre a favorire la repressione di quegli eventi criminosi che avvengono nelle zone soggette a videocontrollo, grazie alle informazioni che è possibile estrapolare dal sistema, anche in tempo reale; le stesse possono costituire un archivio dei dati registrati, nel rispetto delle norme sulla privacy, che per il periodo di tempo di conservazione stabilito dalla normativa in materia, possa costituire patrimonio informativo per finalità di polizia giudiziaria, potendo le informazioni conservate essere utilizzate, se pertinenti, in procedimenti giudiziari instaurati nei confronti di chi ha violato la legge penale o altre normative.

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