Continua l’iter per realizzare il nuovo Istituto Scolastico “A. Torre” e “Parmenide” a Vallo della Lucania

I due storici istituti lasceranno il posto ad un polo scolastico moderno e di eccellenza. Approvato il progetto definitivo esecutivo

Di Antonio Pagano

Procede l’iter per la realizzazione del nuovo Istituto scolastico “A.Torre” e “Parmenide” a Vallo della Lucania. L’Ente, guidato dal sindaco Antonio Sansone, ha infatti approvato il progetto definitivo/esecutivo relativo ai lavori di “demolizione e ricostruzione del plesso scolastico sede scuola secondaria di primo grado “Torre – De Mattia” e Istituto secondario Parmenide”, nell’importo complessivo di € 18.029.066,03.

Demolizione e ricostruzione dell’edificio: il progetto 

I due storici istituti lasceranno il posto ad un polo scolastico moderno e di eccellenza. Un progetto al quale si stava lavorando da tempo; già l’amministrazione Aloia elaborò dei progetti al fine di accedere ai fondi per l’edilizia scolastica 2018/2020, messi a disposizione con un decreto congiunto del Ministero dell’Economia e Finanze, del Ministero dell’Istruzione e di quello delle Infrastrutture. Le risorse, però, non sono mai arrivate. Tra i duecento Istituti finanziati in Italia, c’è Vallo della Lucania, beneficiario di 18 milioni di euro.

Le risorse

L’intervento è finanziato mediante il Pnrr missione 2 – componente 3 – nello specifico l’investimento 1.1 che punta alla costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici di cui al Decreto del Direttore Generale de Ministero dell’Istruzione e del Merito del 5 maggio 2022. L’opera era prevista per 16 milioni nel bilancio di previsione finanziario 2022/24, e l’importo complessivo rimodulato, pari a €18.029.066,03, è iscritto in parte entrata e in parte spesa del bilancio di previsione finanziario 2023/25.

Nuovo Istituto “Parmenide Torre”, come sarà

Il progetto è stato presentato alla cittadinanza lo scorso 1° Aprile,  lo stesso è stato reso possibile grazie ad un finanziamento milionario e che prevede l’abbattimento del vecchio istituto, risalente agli anni ’70, ed il rifacimento del nuovo. Un istituto concepito secondo i più alti canoni di sostenibilità ambientale, ad impatto zero. Ampie vetrate, in grado di catturare parte del paesaggio, le colline, il verde, scorci della città. Elementi essenziali per esaltare  la bellezza, la spazialità, un modo, come si è sottolineato, per rendere consapevoli gli studenti attraverso l’esperienza visiva del bello che li circonda.

Un profondo portico, due fari che illuminano la soglia, due grossi “occhi colorati”,  che puntano sull’ingresso. Una metafora, come ha illustrato il progettista “l’ingresso alla cultura, attraverso la luce, è un modo per entrare a scuola con entusiasmo”.

Tutti gli spazi comuni, anche quando la scuola sarà chiusa, saranno aperti alla cittadinanza. Il progetto della scuola, infatti, si fonda sull’idea che sarà a servizio della cittadinanza, fruibile, per quanto riguarda le infrastrutture ricreative, da chiunque vorrà. 

Le ampie vetrate, con schermature solari,  le pareti modulari e scrivibili, ampliando così l’utilizzo delle lavagne elettroniche (Lim), l’utilizzo di colori pastello estenderà il concetto di spazio.

Sul  campo sportivo è stata prevista l’eliminazione della gradonata in cemento armato, sempre nella visione di dilatare il concetto di spazio, prevista una grande arena, “il gioellino del progetto” come l’ha definito il progettista, che sarà  collegata a due palestre e consentirà  l’organizzazione di concerti. La palestra (attualmente al di sotto del livello stradale) prevederà spazi alti, una passerella che la collega all’arena, travi a vista e colori pastello.

Pensati come luoghi d’incontro avranno pareti mobili, grosse vetrate che consentono la visione del paesaggio, mentre  l’arredo prevederà anche  tavoli da lavoro, aule multidisciplinari. Il cuore pulsante della nuova scuola,  sarà l’aula magna: 500 metri quadri, da vivere ad ogni ora del giorno.

La pendenza della strada ha reso difficile la realizzazione della scuola, ma l’introduzione di alcune rampa, necessarie per abbattere le barriere architettoniche, ha reso perseguibile la mitigazione del dislivello.

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