Il Sindaco è ostaggio della sua maggioranza. “Assegnate la poltrona di vicesindaco e si risolve la faida interna”, è quanto a muso duro ha detto un uomo di maggioranza lasciando l’aula consiliare.
Non c’è tregua per il Sindaco di Eboli
Mario Conte ancora una volta non ha i numeri in Consiglio Comunale e resta ostaggio, dopo un mese ancora, dei capricci di qualcuno della sua maggioranza.
Rispondono assente alla chiama del Presidente del Consiglio Comunale Cosimo Brenga gli uomini di Eboli Domani, tranne Pasquale Ruocco che stando alle “voci di dentro” avrebbe preso le distanze dal neonato gruppo consiliare e avrebbe nuovamente dichiarato amore politico al Sindaco Conte.
Ruocco è presente
Restano a casa invece Walter Gaeta, Adolfo Lavorgna, Gianmaria Sgritta e Cesare Moscariello. Assente, ancora una volta, nell’aula Bonavoglia Camilla Di Candia, in rotta di collisione con l’amministrazione comunale ormai da oltre un anno.
Assente tutta l’opposizione tranne Damiano Capaccio, che come dice qualcuno starebbe solo aspettando l’occasione propizia per il salto in maggioranza.
Assente, infatti, tutto il Partito Democratico e anche i consiglieri di minoranza Cosimo Pio Di Benedetto, Giuseppe Norma e Damiano Cardiello. Alle 19.13 la prima chiama. 12 presenti e 13 assenti.
Telefonate e volti scuri. È pensate l’aria in Consiglio. Agitazione e nervosismo. Nessuno si sull’idea più di nessuno. 19.32 seconda conta. 11 presenti e 14 assenti.
Non ha i numeri il Sindaco Conte. Afferra la cartella con i documenti dal tavolo e lascia l’aula consiliare. Sarà la notte dei lunghi coltelli. C’è chi giura che Sindaco sia anche disposto ad affrontare