Consac IES al fianco dei comuni per la transizione ecologica

La municipalizzata propone il proprio affiancamento agli uffici tecnici comunali dei 48 Comuni soci del Cilento e Vallo di Diano

Di Comunicato Stampa

Nell’epoca della transizione ecologica invocata dalla Direttiva RED II europea, tutti sono chiamati a dare il loro apporto per accelerare il percorso che dovrà condurre l’umanità ad abbandonare le fonti fossili e virare verso l’uso sempre più massiccio di fonti alternative rinnovabili, come il sole, l’acqua, il vento, le biomasse. E non si tratta solo di un impegno di carattere etico, ma anche, anzi soprattutto, di una forma di investimento – con diverse agevolazioni – che introduce delle convenienze anche di carattere economico.

Le iniziative di Consac

La società CONSAC IES, presieduta da Antonio Bruno, ha specializzato la propria struttura tecnica (diretta dall’ingegnere Felice Parrilli, già Direttore Generale di Consac gestioni Idriche spa) per inserirsi a pieno titolo in questo processo di trasformazione.

La municipalizzata propone il proprio affiancamento agli uffici tecnici comunali dei 48 Comuni soci del Cilento e Vallo di Diano, cronicamente sottodimensionati, per garantire la costituzione e la gestione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

La stessa Regione Campania ha messo a disposizione dei Comuni con meno di 5.000 abitanti l’importo di 8.000 euro per le spese di costituzione della CER stessa e per gli studi preliminari finalizzati al dimensionamento preliminare degli impianti produttivi che è possibile realizzare.

L’importanza delle CER

L’importanza delle CER risiede nel fatto che esse sono associazioni costituire tra Soggetti Pubblici, come gli Enti comunali, e soggetti privati, come imprese e cittadini…, con lo scopo di autoprodurre la maggior parte dell’energia consumata all’interno dell’associazione medesima, conseguendo anche interessanti introiti per incentivi statali che possono essere destinati per aiuti sociali o interventi di pubblica utilità.

Insomma, Consac IES ha tutta l’intenzione di non porsi passivamente ad osservare il transito del treno dell’innovazione, ma di svolgere un ruolo da protagonista per fornire un concreto contributo allo sviluppo del territorio.

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