Concorso pubblico a Stio e polemiche: «concorsi strategici»

Gran parte dei candidati proviene da Agropoli, Capaccio Paestum e i centri delle aree limitrofe. Polemica sul concorso

Di Ernesto Rocco
Concorso pubblico a Stio e polemiche: «concorsi strategici»

Non si placano le polemiche per il concorso pubblico indetto dal comune di Stio. A far esplodere la polemica l’elenco degli ammessi a partecipare che contempla assessori, consiglieri comunali ed altre persone direttamente o indirettamente collegate ad amministratori cilentani.

Il concorso

I posti disponibili sono tre. Due per categoria C (diplomati) e un posto per la categoria D (laureati). Nello specifico si cercano un funzionario tecnico, un istruttore amministrativo contabile e un agente di polizia locale.

Le critiche riguardano diversi partecipanti ma anche la commissione giudicatrice che, stando alle accuse, sarebbe composta anche figure che potrebbero essere in una posizione di conflitto d’interesse con i candidati.

Gran parte di loro proviene da Agropoli, Capaccio Paestum ed altri centri dell’Unione dei Comuni Alto Cilento. Sui social è spuntato un elenco dettagliato di ammessi alle prove e dei presunti legami con politici del territorio (affinità, legami politici e storiche amicizie). Eppure nessuno di loro ha impedimenti per partecipare al concorso.

Le polemiche

Se il primo ad auspicare un intervento della magistratura era stato Dario Vassallo, presidente della Fondazione che porta il nome del Sindaco Pescatore, ora sono anche altre figure pubbliche a mostrare apertamente perplessità per un concorso che presenterebbe dei lati oscuri.

Tra questi il consigliere comunale di Agropoli, Raffaele Pesce.

«Concorsi? Tutto legittimo, ci mancherebbe altro. D’altra parte ormai è maturata un’esperienza tale in materia concorsuale, in zona, da dare una visione “scientifica” alle professionalità coinvolte dagli enti locali.
La libertà di partecipare è poi indiscutibile. Anche la clientela, in zona, è però scientifica»
, dice in modo sibillino Pesce.

Poi aggiunge: «l’oggetto dell’interesse a tali procedure è quello dello scorrimento delle graduatorie e della possibilità di attingervi da parte di altri enti, nonché alla mobilità tra enti locali e tra questi ultimi ed enti non strettamente territoriali»; e conclude: «Strategie concorsuali e concorsi strategici».

Il sindaco di Stio, Giancarlo Trotta, non entra nel merito della vicenda ma si mostra sdegnato per le critiche che ormai dilagano su social e chat e conferma la regolarità delle procedure.

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