Comunità Montana Gelbison e Cervati perde la causa sul contributo: il Consiglio di Stato conferma l’illegittimità

La sentenza chiarisce i confini tra enti locali e le modalità di accesso ai finanziamenti pubblici

Di Ernesto Rocco

Il Consiglio di Stato ha messo la parola fine su una lunga controversia che vedeva coinvolta la Comunità Montana “Gelbison e Cervati”. La sentenza, emessa in seguito all’appello presentato dalla Comunità, ha confermato la decisione del Tar di annullare il contributo a fondo perduto concesso per interventi di efficientamento energetico.

Un contributo destinato ai comuni

La vicenda nasce dalla partecipazione della Comunità Montana ad un bando regionale riservato esclusivamente ai comuni. Nonostante la domanda fosse stata formalmente presentata dal Comune di Vallo della Lucania, la Comunità aveva successivamente sostenuto di essere il beneficiario effettivo del finanziamento.

Il Consiglio di Stato, nel respingere l’appello, ha ribadito che il contributo era destinato esclusivamente ai comuni e che la Comunità Montana, non rientrando in tale categoria, non aveva diritto al finanziamento. La sentenza sottolinea l’importanza di rispettare i requisiti previsti dai bandi pubblici e di evitare interpretazioni estensive delle norme.

Nessun legittimo affidamento

La Comunità Montana aveva sostenuto di aver maturato un legittimo affidamento sulla concessione del contributo, in quanto non aveva ricevuto comunicazioni di irregolarità. Tuttavia, il Consiglio di Stato ha respinto questa tesi, affermando che la documentazione presentata non era sufficiente a dimostrare l’esistenza di un tale affidamento.

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