«Se i dipendenti della Comunità Montana vogliono lavorare avranno tutti ciò che devono avere, in caso contrario non farò sconti a nessuno». Così il neo presidente della Comunità Montana Alento – Monte Stella, Michele Apolito, annuncia la sua volontà di riorganizzare l’Ente montano che inevitabilmente includerà anche l’attività dei lavoratori.
Le proposte di Apolito
Eletto soltanto due mesi fa, dopo un’assemblea animata che ha ribaltato la precedente giunta, l’amministratore ha fin da subito avviato un programma che punta al risparmio di risorse e a rendere più funzionale l’organizzazione della Comunità Montana, segnando un cambio di passo rispetto al passato, come lui stesso conferma.
«Vogliamo ripristinare le regole – precisa – Stiamo per dare incarico ad una società che dovrebbe fare la geocalizzazione dei dipendenti. Ci sarà la timbratura attraverso i sistemi informatici poi se i lavoratori saranno consenzienti faremo la geolocalizzazione della loro intera giornata di lavoro». In questo modo il personale della Comunità Montana verrà seguito e monitorato e i vertici politici e amministrativi potranno verificare che abbiano svolto le loro mansioni.
«Sono determinato – dice Apolito – Se i dipendenti vogliono lavorare avranno tutto ciò che devono avere, l’ho già detto anche in un confronto con i sindacati».
Poi il presidente dell’Ente montano e sindaco di Ogliastro Cilento, ammette che i primi risultati sono già visibili e si è già registrata una riduzione delle spese: «In questa prima fase ci stiamo organizzando, la macchina amministrativa già funziona molto meglio e abbiamo già risparmiato decine di migliaia di euro. Ora laveremo per partecipare a tutti i bandi regionali».
Il turismo
Poi annuncia un ulteriore obiettivo, ovvero quello di «far si che l’attività della Comunità Montana non sia soltanto la forestazione o la pulizia dei territori».
«Vogliamo fare una politica comprensoriale – dice – Mi sono attivato anche per organizzare una conferenza dei sindaci che comprende diciassette comuni e ci siamo preoccupati di promuovere un incontro anche con Agropoli e Capaccio Paestum per uno sviluppo turistico che sappia coniugare il mare con i monti». «Sono abituato a sognare», conclude l’amministratore cilentano.