L’azione del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni rischia di restare paralizzata. La nomina da parte del Ministero dell’Ambiente di Marcello Feola a commissario, infatti, è stata ritenuta illegittima dal Tar Salerno, interpellato sul caso dalla regione Campania.
Il ricorso della Regione
I giudici amministrativi hanno accolto i ricorsi proposti relativi alle nomine dei commissari sia Parco del Vesuvio che Parco del Cilento, Alburni, Vallo di Diano.
«Con due provvedimenti adottati oggi, il Tar Campania ha accertato l’illegittimità delle nomine dei due commissari straordinari degli enti parco – effettuate dal Ministro dell’Ambiente senza l’attivazione dell’intesa con la Regione – e ha ordinato al Ministro di sottoporre una terna di nominativi, come prevede la legge, in tempo utile a consentire al Presidente della Regione di esprimere l’intesa entro il 22 febbraio 2023 sulla nomina degli organi ordinari dei due Enti Parco», fa sapere la Regione
Cosa accade ora
La nomina di Marcello Feola alla guida del Parco del Cilento era stata contestata fin dal primo minuto dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che sperava di avere voce in capitolo sull’assegnazione dell’incarico.
Il Consiglio di Stato potrebbe sospendere il provvedimento anche se da palazzo Santa Lucia, per scongiurare nomine non gradite, hanno presentato ricorso anche alla Corte Costituzionale.