E’ in attesa di essere ricevuto dal Direttore Generale dell’Asl di Salerno Gennaro Sosto, Bartolo Lanzara, presidente del Codacons Cilento. E’ giunto il tempo di mettere nero su bianco non solo i numeri dei conti, ma le storie e le necessità di un territorio depredato dei servizi essenziali
A Salerno città un piano di rimodulazione del 118 c’è stato ed è partito già il primo giugno. Un diverso approccio all’emergenza, un ripensamento delle strategie di gestione dei problemi connessi alla salute pubblica che possano razionalizzare le risorse e al contempo garantire l’assistenza di pronto intervento: automediche, anziché ambulanze, presidiate da un medico e da un infermiere, in grado di ordinarsi con le ambulanze disponibili.
Nel Cilento, invece, la situazione è completamente diversa. Un piano pare non ci sia e si opera cercando di avere dalla propria la sola fortuna
Codacons sul piede di guerra
Il Codacons Cilento, rappresentato da Bartolo Lanzara, nuovamente sollecita e spalleggia le iniziative del consigliere regionale Aurelio Tommasetti. Raccogliendo il grido d’allarme delle comunità cilentane sempre più isolate e rassegnate ad un sistema di razionalizzazione delle risorse economiche ed organiche, che non tiene conto delle esigenze e delle carenze del territorio, denuncia la questione del Saut di Gioi Cilento. Fortemente voluto negli anni scorsi, difeso strenuamente durante il primo piano di razionalizzazione della Sanità campana, in seguito al suo commissariamento, l’importantissimo presidio interno è di nuovo a rischio.
L’intervento di Tommasetti
“Vi è il rischio concreto e attuale della conseguente trasformazione della postazione medicalizzata del Saut di Gioi in postazione infermieristica, cioè di un presidio caratterizzato dalla sola presenza dell’infermiere e dell’autista soccorritore.- ha scritto Tommasetti nella sua interrogazione regionale – il Saut di Gioi, per l’importanza strategica che tale territorio offre, non eroga le prestazioni sanitarie al solo Comune di Gioi, ma serve l’intera zona delle aree interne, tanto è vero che i medesimi Comuni delle aree interne, per il tramite dei propri rappresentanti istituzionali, hanno più volte richiesto un confronto con la Direzione Generale Asl Salerno, in quanto, proprio come aree interne, hanno messo a disposizione dei fondi per l’Asl affinché all’interno del Saut venisse garantita la presenza della figura del medico”
Le iniziative dell’associazione
“Il mio cellulare squilla a tutte le ore – afferma il Presidente Lanzara – mi chiamano tante persone e tutte per denunciare problemi differenti e urgenti, ai quali, nonostante l’impegno dell’associazione, non segue quasi mai una risposta concreta”. Per cercare di fermare la scelta di de-medicalizzare il Saut di Gioi Cilento, Lanzara ha, nei giorni scorsi, formalmente inviato una richiesta urgente di chiarimenti al Direttore Generale dell’Asl Salerno Gennaro Sosto.