Continuano le iniziative che vedono protagonista Pollica e le Terre della Dieta Mediterranea coinvolte nell’importante candidatura a città creative Unesco per la gastronomia. Abbiamo ascoltato il Sindaco di del centro cilentano, Stefano Pisani che ci ha raccontato i dettagli di questa mission.
Unesco: i dati dell’Italia
La Rete delle Città Creative UNESCO è stata istituita nel 2004 con l’obiettivo di favorire la collaborazione tra le città che hanno riconosciuto la creatività come elemento chiave per lo sviluppo urbano sostenibile. Questa rete è suddivisa in sette settori culturali, corrispondenti alle diverse aree creative: Musica, Letteratura, Artigianato e Arte Popolare, Design, Media Arts, Gastronomia e Cinema.
La mission
Attualmente, la rete conta 295 città in tutto il mondo, provenienti da vari paesi, che lavorano insieme per un obiettivo comune: posizionare la creatività e l’industria culturale al centro dei loro piani di sviluppo a livello locale e collaborare attivamente a livello internazionale. Le Città Creative si impegnano a sviluppare e condividere buone pratiche innovative al fine di promuovere la partecipazione alla vita culturale e di integrare la cultura nelle politiche di sviluppo urbano sostenibile. Inoltre, la Rete facilita gli scambi artistici e le collaborazioni tra le città, nonché tra il settore pubblico e il settore privato. Grazie a queste attività, le Città Creative contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
L’importanza del network
In sintesi, la Rete delle Città Creative dell’Unesco rappresenta una piattaforma internazionale per la cooperazione e lo scambio di idee tra città che mettono la creatività al centro del loro sviluppo. Attraverso la promozione della cultura e delle industrie creative, queste città si impegnano a raggiungere un equilibrio tra lo sviluppo urbano sostenibile e la valorizzazione delle risorse culturali. La collaborazione tra le Città Creative contribuisce a creare una rete globale di innovazione culturale e a promuovere la realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.