Il cimitero di Mandia/Catona, nel comune di Ascea, verserebbe in condizioni precarie e necessiterebbe di interventi urgenti. A denunciarlo è il gruppo consiliare “Ascea in Testa” che ha fatto propria la segnalazione del coordinatore della sezione di Mandia del Coordinamento “Cilento Centro” di “CittadinAttiva”, Alessandro Rovezzi.
Un quadro preoccupante
Secondo Rovezzi, il cimitero presenta numerose criticità: assenza di una pavimentazione adeguata, malfunzionamento dell’impianto idrico, scarsa pulizia, degrado biologico, irregolarità del massetto del piazzale, assenza di barriere protettive e di una rampa per disabili, oltre a problemi strutturali alle sepolture.
Le richieste dei consiglieri comunali
Sulla base di questa segnalazione, i consiglieri comunali di “Ascea in Testa” hanno richiesto al responsabile dei lavori pubblici del comune di Ascea di effettuare un sopralluogo urgente per verificare le condizioni del cimitero e intervenire al più presto.
Tra le richieste avanzate, oltre alla risoluzione delle problematiche strutturali e igieniche, vi è anche la progettazione di nuovi loculi, l’installazione di tabelle informative e la creazione di una rampa per disabili.
La necessità di un intervento immediato
La situazione del cimitero di Mandia/Catona è particolarmente preoccupante, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza delle sepolture. Rovezzi ha infatti segnalato il sospetto movimento del terreno in alcune zone del cimitero, richiedendo l’eventuale estumulazione e trasferimento dei resti mortali.
Un problema che riguarda tutta la comunità
Il degrado del cimitero di Mandia/Catona non è solo un problema estetico, ma riguarda il rispetto dei defunti e il diritto dei cittadini di avere un luogo decoroso dove commemorare i propri cari.
Le criticità sulla SP269
Il gruppo di minoranza di Ascea ha posto l’attenzione anche ad alcune criticità segnalate sempre dalla comunità di Mandia, conseguenti ai lavori di sistemazione della SP269, nel tratto frontistante la sorgente “Pantane”: sul lato sinistro in direzione Ceraso, sono state apposte barriere metalliche di protezione, senza alcuna soluzione di continuità, che impediscono l’accesso alle panchine ivi collocate. Dalle immagini fotografiche ricevute risulta palese che le sedute precedentemente installate non sono, allo stato, fruibili normalmente, potendo essere raggiunte solo con rischiose operazioni di scavalcamento”. Del caso sono stati informati gli uffici comunali.