Un’estate con pochi turisti e pochi servizi, sono questi i dati che emergono dal sondaggio realizzato sulle nostre pagine social.
Per i cilentani, la stagione turistica 2024 ha perduto migliaia di presenze: colpa anche delle difficoltà dei trasporti e dei collegamenti interni. Il 75% degli intervistati, infatti, lamentano prezzi alti, sia per quanto riguarda i fitti che la ristorazione, e la mancanza di una programmazione estiva adeguata. File interminabili per raggiungere la costa e per fare rientro a casa. Secondo Ilaria, tra l’affitto di un ombrellone, pranzo e parcheggio, una famiglia media composta da quattro persone, spenderebbe ogni giorno più di 120 euro.
“Il Cilento è una ricchezza ma non viene valorizzato come dovrebbe: non ci sono bagni pubblici, alcune spiagge mancano delle discese a mare per i disabili e persino prendere un gelato diventa un’impresa”, dice Antonello. Torna per le vacanze solo perché è il suo paese d’origine Angela, che dice: “Se non avessi casa qui, sceglierei nettamente una meta estera: potrei pagare di più è vero, ma tolto il paesaggio non ci trovo più nulla, anche a livello di intrattenimento serale c’è molto da lavorare”. Più italiani e meno stranieri: secondo i recenti dati ISTAT, nel 2014 il Cilento accoglieva circa 600 mila presenze turistiche straniere, calate ad oggi del 67,6%. Ciononostante, alcuni amministratori restano scettici su queste prime proiezioni.