Cilento, «truffa del Superbonus»: sequestro per oltre 200mila euro

Lavori di ristrutturazione con il Superbonus su un immobile probabilmente gravato da un titolo edilizio illegittimo

Di Ernesto Rocco

Nella mattinata di oggi (5 aprile 2023), la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha eseguito un decreto di sequestro preventivo su disposizione della Procura della Repubblica. Il provvedimento è stato rivolto nei confronti di una ditta edile con l’obiettivo di confiscare l’equivalente dei beni oggetto di reato.

Il provvedimento è scaturito da un controllo edilizio

Il provvedimento è scaturito da un controllo edilizio effettuato su un immobile il cui proprietario aveva richiesto il “superbonus 110%” per lavori di ristrutturazione. Le indagini eseguite dalle Fiamme Gialle di Vallo della Lucania e dal locale Reparto Carabinieri Forestali hanno permesso di accertare difformità edilizie rispetto alla CILAS, il nuovo titolo abilitativo introdotto dal decreto semplificazioni per i lavori agevolati.

Le irregolarità contestate

In particolare, le autorità hanno constatato la illegittimità del titolo edilizio. Questo fatto preclude la possibilità per qualsiasi cittadino di accedere ai benefici dell’agevolazione in parola. L’immobile, infatti, era gravato da abusi edilizi. Le successive perquisizioni hanno permesso di rinvenire tutte le fatture emesse dalla ditta di costruzioni per i lavori di ristrutturazione in realtà mai eseguiti.

Il decreto di sequestro

Per garantire il recupero delle somme percepite, la Procura della Repubblica ha emesso un decreto di sequestro preventivo di urgenza del profitto del reato, per un importo di oltre 200 mila euro, corrispondente alla quantità dei crediti monetizzati.

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