Cilento, torna il turismo straniero: ecco le mete più ambite

Sempre più turisti stranieri scelgono il Cilento. Boom a Paestum, Castellabate e Camerota ma apprezzati sono anche i centri dell'interno

Ernesto Rocco
Americani Campora

In attesa dell’apertura dell’aeroporto di Salerno – Costa d’Amalfi il turismo straniero in Cilento torna a far registrare buoni risultati. Sempre più agenzie hanno richieste da gruppi di vacanzieri intenzionati a raggiungere questo territorio. Una felice coincidenza è l’anno del turismo delle radici che sta portando molti emigranti (o discendenti di emigranti), a riscoprire la loro terra d’origine. Gruppi organizzati affollano così il territorio in particolare in questa seconda metà di giugno. Le mete più ambite sono Capaccio Paestum, Castellabate e Camerota che si inseriscono in tour che portano anche alla scoperta di Napoli, Salerno e la Costiera Amalfitana.

Turisti stranieri in Cilento

«Cerchiamo di proporre agli stranieri le mete più affascinanti e ricche di servizi. Quindi non può mancare l’area archeologica di Paestum, il centro storico di Castellabate e Camerota con la sua area portuale e il suo caratteristico Capoluogo», spiega un tour operator salernitano. «I turisti apprezzano e si è creata una buona sinergia tra Comuni, in grado di far trovare un territorio accogliente e in ottimo stato di manutenzione e i privati che anche nei giorni infrasettimanali tengono aperti negozi di oggettistica, ristoranti ed altre attività caratteristiche. Può sembrare scontato ma purtroppo non è così», conclude.

Ma se la costa va per la maggiore non mancano afflussi notevoli anche in piccoli comuni: i turisti cercano luoghi tranquilli e caratteristici, le tipicità del sud Italia.

Richieste anche per le aree interne del Cilento

L’esempio è Campora che ha visto l’invasione di decine di turisti americani nel suo centro storico.

«Sessanta persone circa, di cui alcuni di origine camporese, sono stati accompagnati nel centro storico ammirandone le splendide viuzze, piazzette e vicoli che lo caratterizzano. Dopo una breve passeggiata hanno visitato la Chiesa della Madonna della neve rimanendo affascinati dalla sua storia e dagli affreschi presenti al suo interno. Particolarmente gradita al gruppo e è stata poi la pausa rigenerante nell’area verde di Nisio dove, a sorpresa per loro, era stato allestito un piccolo rinfresco. Molti di loro si sono meravigliati in positivo dell’accoglienza e del calore che hanno ricevuto. L’ospitalità per noi camporesi del resto è sacra», ha detto il sindaco Gianni Feola.

«Incentivare il turismo partendo dalla nostra storia e dal nostro paesaggio, un turismo alla riscoperta dell’autenticità dei luoghi e della cultura dei suoi abitanti, immersivo e rigenerativo. Si può fare!», ha aggiunto il primo cittadino.

Oltre agli americani, tra i turisti stranieri si segnalano buoni flussi di francesi, tedeschi e inglesi. Purtroppo, però, non tutte le località riescono a tenere il passo.

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