Cilento, Metrò del Mare in ritardo: scoppia la polemica

«Bisognava partire con largo anticipo, invece rileviamo i soliti errori procedurali»

Ernesto Rocco
Metrò del Mare

L’Alicost è pronta a dare il via al Metrò del Mare, il servizio di collegamento tra Cilento, Salerno e Costiera Amalfitana (al momento manca la tratta Cilento – Capri). Tuttavia, come da previsioni, neanche quest’anno il trasporto partirà in tempi brevi, bisognerà attendere metà luglio, salvo ulteriori imprevisti.

La speranza di cittadini e operatori turistici è che non si arrivi ad Agosto come nell’estate 2024 e soprattutto che non vi siano i disagi di un anno fa che costrinsero addirittura alcuni passeggeri a restare a piedi.

L’iter per l’attivazione del Metrò del Mare, procede tutt’altro che spedito. Al primo bando della Regione Campania non rispose nessuna ditta; al secondo la sola Alicost che però ha dovuto sistemare la documentazione per potersi aggiudicare definitivamente il servizio. Ora, però, le procedure non consentono la partenza per inizio luglio, come inizialmente previsto.

Metrò del Mare e ritardi: è polemica

Dopo i disservizi e i paradossi dell’anno scorso, da noi più volte denunciato, speravamo che la Regione si ravvedesse. Invece – sottolinea il consigliere regionale Aurelio Tommasettiil film è destinato a ripetersi. È stato infatti avviato un ragionamento con la compagnia di navigazione che ha presentato l’unica offerta ma l’iter andrebbe a rilento. Addirittura pare difficile che il servizio parta prima di metà luglio. Ancora una volta registriamo grande superficialità che si ripercuote sull’indotto turistico di tutta la provincia, dal capoluogo alle località di mare a Sud di Salerno”.

Come ricorda il consigliere regionale, “il servizio di collegamento è essenziale per porti come Agropoli, Castellabate, Casal Velino, Pisciotta, Palinuro e Camerota. Bisognava partire con largo anticipo, invece rileviamo i soliti errori procedurali, con un primo bando andato deserto e un secondo, con modifiche a importi e durata, cui ha risposto una sola compagnia”.

Il timore di Tommasetti è anche un altro: “Ammesso che si riesca a partire a metà luglio, ovvero comunque in ritardo e senza un’adeguata promozione, chi ci garantisce di non ritrovarci ancora una volta con un servizio dimezzato, e che non vengano escluse tappe come già accaduto?”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version