Negozi nel Cilento, una persona su due vive in un Comune senza alimentari né bar. Quanti sono gli abitanti senza un’attività commerciale di base? Confesercenti scatta una fotografia della desertificazione. In tanti piccoli borghi del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni tantissimi sono gli abitanti che vivono in un paese privi di una o più attività commerciali di base, alimentari, edicole, bar o distributori carburanti. Abbiamo visto sparire uno o più servizi essenziali dal territorio in questi ultimi 10 anni.
Fotografia della “desertificazione” commerciale scattata da Confesercenti nazionale
Tanti cilentani residenti non hanno più nel proprio territorio comunale un negozio o rivenditore di elettronica ed elettrodomestici. Altri sono privi di un emporio, di una pescheria, e ancora non hanno accesso a macellerie, mentre devono andare in un altro comune per trovare un negozio di ortofrutta. L’indagine, dunque, evidenzia un meccanismo che vede svuotarsi i piccoli comuni della provincia di Salerno che perdono abitanti e, di conseguenza, negozi e attività commerciali e di servizio.
Le richieste
Un’emorragia rispetto alla quale Confesercenti chiede l’intervento della politica, a livello nazionale, ma anche a livello locale. Lodevole l’ iniziativa del Comune di Montano Antilia dove l’Amministrazione Comunale ha messo a disposizione i propri locali Comunali per aprire nuove attività commerciali senza farsi pagare il fitto per i primi cinque anni di attività. Un ottimo input per i nostri ragazzi a non andare via ed ancorarsi alle proprie origini dando concretamente una mano allo sviluppo commerciale e turistico del proprio paese.
Non a caso come Confesercenti abbiamo aiutato ,seguito e offerto consulenza ad 8 validi ragazzi tra Montano Antilia, Rofrano e Futani per la partecipazione al bando della Regione Campania per l’apertura di nuove attività commerciali nei nostri piccoli paesi.