In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, il Cilento si erge a simbolo di un territorio in cui la risorsa idrica è linfa vitale, plasmando paesaggi mozzafiato e sostenendo un ecosistema di inestimabile valore.
I luoghi simbolo e le attività
Dal maestoso fiume Sele, che con la sua portata vigorosa attraversa la piana di Paestum, al fiume Calore, che serpeggia tra gole e vallate, offrendo scenari incantevoli nelle aree attrezzate di Aquara, Castelcivita e Remolino nel comune di Felitto, l’acqua è protagonista indiscussa. L’oasi Capelli di Venere, con le sue cascate e la vegetazione lussureggiante, è un esempio lampante di come l’acqua possa creare ambienti di straordinaria bellezza.
I fiumi Bussento e Mingardo, con le loro acque cristalline, solcano valli e montagne, disegnando paesaggi di rara suggestione come l’inghiottitoio di Sanza. E nel Vallo di Diano scorre imponente per 92 chilometri anche il fiume Tanagro, principale affluente del Sele, che nasce come Torrente a Casalbuono per poi ingrossarsi e diventare luogo per attività naturalistiche e sportive come il rafting. E come dimenticare la Diga Alento, con il suo vasto bacino idrico che non è solo una riserva strategica di acqua, ma anche un luogo di aggregazione e divertimento.
Qui, è possibile praticare numerose attività ludiche e sportive, dalla canoa al windsurf, dal trekking al birdwatching, immergendosi in un ambiente naturale di impareggiabile fascino. Fiumi, piccoli corsi d’acqua, cascate e dighe rappresentano anche importanti attrattori turistici, in grado da attrarre turisti anche nei piccoli centri dell’interno.