Cilento, fuori dall’alta velocità. Confesercenti: «grave danno per il territorio»

L'associazione dei Consumatori insiste sulla necessità di adeguare la tratta tirrenica meridionale e assicurare i collegamenti

Di Maria Emilia Cobucci

Il presidente di Confesercenti Salerno, Raffaele Esposito, ha sollevato gravi preoccupazioni riguardo al tracciato dell’Alta Velocità che attraverserà l’area a Sud di Salerno. La mancata inclusione di una fermata lungo il Golfo di Policastro sembra preludere a una possibile debacle per la provincia.

Il progetto di Rfi e le critiche di Confesercenti

Il progetto proposto da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) prevede un’unica fermata nel Vallo di Diano, ignorando completamente il Golfo di Policastro. Confesercenti esprime il proprio disappunto, sottolineando che la decisione sembra essere basata su motivazioni tecniche che non convincono l’associazione di categoria.

Impatti su destinazioni turistiche

Il tracciato del primo lotto dell’Alta Velocità potrebbe escludere rinomate destinazioni turistiche europee come Paestum e Palinuro, causando un danno d’immagine e un mancato servizio. Confesercenti sottolinea l’importanza dei collegamenti sicuri per un territorio che dipende fortemente dal turismo.

Le richieste

Confesercenti chiede dunque un potenziamento e una riqualificazione della linea ferroviaria nell’intera area costiera del Cilento, sottolineando l’aspetto economico e turistico che ne verrebbe penalizzato. Il presidente Esposito evidenzia la mancanza di una garanzia di ammodernamento della direttrice tirrenica da Salerno a Sapri.

L’associazione, ancora, insiste sulla necessità di garantire una veloce e adeguata riqualificazione della linea tirrenica, affinché sia sicura e moderna. Inoltre, si sottolinea l’importanza di potenziare la tratta per assicurare collegamenti rapidi da e per l’aeroporto di Pontecagnano, facilitando l’accesso alle mete turistiche nella Provincia di Salerno.

L’impegno dell’associazione dei consumatori

Confesercenti ribadisce il proprio impegno nel sollecitare le istituzioni per garantire il diritto territoriale, auspicando un ascolto a livello istituzionale e locale.

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