Cilento e Vallo di Diano, aumentano i casi di peste suina africana: l’Unione Europea dispone riclassificazione delle zone di restrizione

Aumentano i casi di peste suina nel Cilento e Vallo di Diano, l'unione europea dispone la riclassificazione delle zone di restrizione

Di Federica Pistone

Lo scorso 28 giugno sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea sono state pubblicate le modifiche degli allegati I e II del Regolamento di esecuzione relativo alle misure speciali attuate per contenere la peste suina africana. “Nel mese di giugno del 2024, si legge nel documento, sono stati identificati diversi focolai di peste suina africana tra i suini selvatici presenti nella regione Campania. Questa zona è attualmente classificata come soggetta a restrizioni di livello II nell’allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594, e si trova nelle vicinanze di un’area che è attualmente classificata come soggetta a restrizioni di livello I nello stesso allegato.

La scoperta di questi nuovi focolai rappresenta un aumento del rischio, il quale dovrebbe richiedere una modifica dell’allegato. Pertanto, si raccomanda che l’area in questione, attualmente classificata come zona soggetta a restrizioni di livello I, venga ridefinita come zona soggetta a restrizioni di livello II nello stesso allegato, tenendo conto della sua vicinanza agli ultimi focolai identificati. Le attuali delimitazioni della zona soggetta a restrizioni di livello I dovrebbero essere riviste di conseguenza”. In sostanza i casi di peste suina africana nel salernitano si sono spostati di alcuni chilometri. Sono circa una ventina le carcasse di cinghiali risultate positive alla peste suina.

Da qui la necessità ravvisata anche dall’Unione europea e comunicata alla Regione Campania di riclassificare le zone soggette a restrizione di livello I in zona di livello II. Rimangono nella classificazione di livello I i comuni di: Piaggine, Monte San Giacomo, Tortorella, Teggiano (escluso enclave), Sala Consilina, Valle Dell’Angelo, San Giovanni a Piro, Vibonati, San Rufo, Roccagloriosa (escluso enclave) , Laurito, Roscigno, Futani, Sapri, Polla, Ispani, Montano Antilia, Novi Velia, Laurino, Cannalonga, Celle di Bulgheria, Cuccaro Vetere, Corleto Monforte, Campora, San Pietro al Tanagro, Sacco, Torraca, Sant’Angelo a Fasanella, Santa Marina, Sant’Arsenio, Atena Lucana.

E ancora Bellosguardo, Pisciotta, Camerota, Centola, San Mauro La Bruca, Vallo Della Lucania, Moio Della Civitella, Ceraso, Ascea. Mentre rientrano nelle zone soggette a restrizioni di livello II i comuni di : Sassano, Casaletto Spartano, Montesano sulla Marcellana, Casalbuono, Buonabitacolo, Sanza, Padula, Caselle in Pittari, Rofrano, Torre Orsaia, Alfano, Morigerati, Roccagloriosa (solo enclave), Tortorella (solo enclave).

L’aumento dei casi può essere dovuto a diversi fattori, tra cui anche la stagione estiva, con diversi branchi di cinghiali segnalati nei giardini delle abitazioni o che attraversano le arterie stradali rischiando di essere investiti ma anche di provocare incidenti. Le autorità preposte, tra cui il Servizio Veterinario dell’Asl Salerno, continua i controlli e a mettere in atto tutte le misure necessarie per contenere la diffusione della peste suina nel territorio salernitano. Sono state installate anche delle trappole oltre alla continua e attenta attività dei selecontrollori.

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