Il Comune di Orria, guidato dal sindaco Agostino Astore, punta alla Costituzione di una Comunità energetica rinnovabile. La proposta è all’interno dei punti all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. L’Amministrazione Comunale promuoverà una fase conoscitiva pubblica tesa a valutare l’interesse delle utenze presenti sul territorio comunale a far parte della Comunità Energetica Rinnovabile “C.E.R.”, favorendo, così, la costruzione di una infrastruttura tecnologica abilitante distribuita, che potrà essere efficacemente utilizzata anche per beneficiare degli ulteriori incentivi regionali o legati al PNRR.
Comunità energetiche: ecco cosa sono
Le Comunità energetiche rinnovabili solidali, CERS, sono gruppi di persone che si uniscono per produrre, consumare e scambiare energia rinnovabile localmente. In una comunità energetica, i membri possono condividere l’energia prodotta da impianti di energia rinnovabile come pannelli solari o turbine eoliche, e anche scambiare l’energia in eccesso con la rete energetica più ampia.
Possono essere costituite da una varietà di partecipanti, inclusi proprietari di case, cooperative, associazioni di quartiere e aziende. In molti casi, le comunità energetiche vengono create per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e favorire l’adozione delle energie rinnovabili.
Le comunità energetiche rappresentano una forma emergente di gestione dell’energia che favorisce l’autonomia e la partecipazione dei cittadini nella transizione energetica, promuovendo un consumo più consapevole e sostenibile.
Gli obiettivi e i benefici
L’obiettivo è quello di promuovere l’istituzione della Comunità energetica rinnovabile, con lo scopo di permettere ai cittadini di creare forme innovative di aggregazione e di governance nel campo dell’energia per creare vantaggi per i singoli e la comunità sia economici sia di qualità della vita.
Nello specifico le Comunità energetiche di nuova istituzione costituiscono un’opportunità di sviluppo del proprio programma di mandato in quanto l’adesione ad una CER consente di conseguire: Benefici ambientali, derivanti, anzitutto, dalla drastica riduzione delle emissioni di C02 quale logica conseguenza dell’incremento di produzione di energia da fonte rinnovabile; Benefici economici, in considerazione della riduzione dei costi conseguenti all’autoproduzione e all’autoconsumo in loco di energia e tenuto altresì conto degli incentivi riconosciuto per ogni MW di energia condivisa tra i partecipanti all’iniziativa e le agevolazioni fiscali per la realizzazione degli impianti di fonti energetiche rinnovabili; Benefici di carattere sociale, in quanto promuove modelli di inclusione e collaborazione sociale, con una maggiore consapevolezza che favorisce la coesione sociale, lo sviluppo economico locale.