Con l’arrivo di Aprile inizia ufficialmente la stagione balneare 2023 e con essa ripartono i monitoraggi delll’Arpa Campania sulla qualità delle acque di balneazione in cui è suddiviso il litorale campano. L’Agenzia Regionale effettua verifiche mensili al fine di comprendere lo stato di salute dei 328 tratti di costa dalla provincia di Caserta al salernitano.
Il monitoraggio del mare da parte di Arpac
I prelievi oltre ad essere eseguiti nei punti identificativi di ciascuna acqua di balneazione vengono realizzati in punti aggiuntivi laddove si prevede un maggior rischio di inquinamento.
Ulteriori analisi vengono effettuate per valutare l’eventuale presenza di schiume e mucillagini. Ma anche avvistamento di meduse, presenza di rifiuti solidi, colorazioni atipiche dovute a fioriture di microalghe o a occasionali sversamenti di reflui industriali.
I numeri del 2023
Anche per la stagione 2023 si prevedono, fino al 30 settembre, circa 2.500 prelievi e oltre 5.000 determinazioni analitiche. Tutto ciò su circa 480 chilometri di costa adibita alla balneazione.
Tutti i campioni saranno analizzati per la ricerca dei parametri batteriologici Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, ritenuti indicatori di contaminazione fecale e per la rilevazione della presenza di tensioattivi, idrocarburi, nutrienti e fitoplancton nel caso si dovessero osservare situazioni anomale.
I dati nel Cilento
La classificazione delle acque di balneazione ha 4 livelli in base alla qualità: Eccellente, Buona, Sufficiente e Insufficiente.
Lo scorso anno il 97% della costa risultò balneabile (88% Eccellente). Bene il Cilento che salvo criticità limitate a brevi periodi ha fatto registrare il massimo della valutazione tra in tutte le aree costiere di Agropoli, Castellabate, San Mauro Cilento, Pollica, Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola Palinuro, Camerota, Santa Marina Policastro, Vibonati, Ispani.