Cilento, 600 pazienti senza assistenza: arriva il nuovo medico di base

Comunità senza medico di base, per 600 pazienti ora arriva la risoluzione al problema. Il dottore Vincenzo Pesca presto prenderà servizio

Di Carmela Santi

Via libera al secondo medico di base. Arriva il dottore Vincenzo Pasca. Risolta la questione dei 600 pazienti di Pisciotta rimasti senza assistenza sanitaria dopo la rinuncia all’incarico della dottoressa Mariangela Cammarano.

Nuovo medico di base per la comunità

Nel centro costiero del Cilento è pronto ad aprire lo studio il dottore Pasca. Il noto professionista cilentano, da sempre attento e sensibile alle istanze del territorio, ha dato la sua massima disponibilità per dare in tempi celeri una risposta concreta all’emergenza sanitaria che si è venuta a creare negli ultimi giorni a Pisciotta dove con centinaia di pazienti sono rimasti senza medico di base.

Il dottore Pasca considerata la delicata situazione non ha esitato a dare la sua disponibilità. La sua posizione dovrà essere solo formalizzata dall’Asl di Salerno. Subito dopo il medico potrà inizierà a ricevere i pazienti sia nello stadio di Pisciotta che nella frazione Rodio.

Chi è Vincenzo Pasca

Pasca, già medico di base a Vallo della Lucania, attualmente è impegnato anche nell’emergenza essendo medico presso la postazione 118 di Ascea. Conosce bene la realtà di Pisciotta, dove ha già alcuni pazienti. Nei giorni scorsi ha incontrato il sindaco di Ettore Liguori e gli altri amministratori cittadini per confermare l’impegno già assunto telefonicamente.

La situazione a Pisciotta

A Pisciotta, quindi, grazie all’arrivo del dottore Pasca, 600 pazienti torneranno ad avere il medico di base. L’improvviso dietrofront della dottoressa Cammarano in servizio solo da poco tempo dopo il pensionamento di un collega, aveva lasciato la comunità di Pisciotta, o almeno una buona parte in emergenza sanitaria.

L’altro medico del paese, Antonio Rasera, ha superato il numero massimo di assistiti fissato per legge a 1500 pazienti. Una situazione paradossale che aveva messo a rischio l’assistenza sanitaria in un comune che conta numerosi pazienti anziani residenti anche nelle frazioni Rodio e Caprioli distati chilometri dai centri più grandi.

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