Cilentana, preoccupazioni per soccorsi e pendolari

Di Ernesto Rocco

La comunità del basso Cilento preoccupata per i tempi necessari alla riapertura della Cilentana. Ci vorranno non meno di sei mesi e ciò ha generato incertezza e preoccupazione. La prima incognita riguarda la definizione della progettazione e la stesura del cronoprogramma. Solo dopo questi passaggi sarà possibile avere maggiori dettagli sulla reale durata della chiusura.

Disagi e preoccupazione

La chiusura del tratto tra Vallo della Lucania e Massicelle, causata da un problema strutturale sul viadotto Acquarulo, suscita preoccupazione per i disagi e i danni che potrebbe arrecare alle comunità locali. Ci vogliono infatti circa 30 minuti per percorrere la strada alternativa, la SS18, con notevoli problemi per i residenti, i pendolari e gli operatori sanitari. Proprio mezzi di soccorso e trasporti pubblici destano risentono maggiormente delle criticità. Si pensi alle ambulanze che devono raggiungere l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania.

Gli interventi di manutenzione

La Provincia di Salerno ha risposto inviando una squadra di operai sulla strada regionale 448 ex strada statale 18.

«A partire dal 2 Gennaio 2024, le squadre della Comunità Montana Bussento Lambro e Mingardo, d’intesa con il Dirigente del settore Viabilità della Provincia di Salerno inizieranno i lavori di decespugliamento, pulizia delle cunette e sistemazione dei fronti stradali del tratto della SRexSS18, tra i comuni di Ceraso e Cuccaro Vetere. Tale intervento si è reso necessario a seguito della improvvisa chiusura della Variante alla SS18, e per rendere più agevole il transito del percorso alternativo», ha detto il presidente dell’Ente Montano e consigliere provinciale Vincenzo Speranza.
Condividi questo articolo
Exit mobile version