Il Comune di Cicerale ha espresso un deciso “no” alla realizzazione di un impianto a biomassa nell’area industriale confinante con Ogliastro Cilento. La decisione è stata presa durante l’ultimo consiglio comunale e si inserisce in un contesto di forte mobilitazione da parte dei cittadini, preoccupati per le potenziali conseguenze ambientali e sanitarie di questa iniziativa.
Un progetto controverso
Il progetto di realizzazione dell’impianto a biomassa, avallato dal comune di Ogliastro Cilento, ha suscitato numerose perplessità e criticità. Secondo il Comune di Cicerale e il comitato che attenziona la questione, la struttura potrebbe avere un impatto negativo sull’ambiente e sulla salute pubblica, in quanto potrebbe generare emissioni inquinanti e un aumento del traffico pesante nella zona.
La posizione del Comune
Il sindaco Giorgio Ruggiero ha sottolineato come l’impianto previsto sia di dimensioni eccessive rispetto alle esigenze del territorio, e che potrebbe danneggiare le attività produttive già presenti nell’area industriale: «Si parla di un impianto molto grande, che creerebbe un danno alle aziende stesse e alla popolazione», ha spiegato.
Il presidente del consiglio comunale, Gerardo Antelmo, che ha fortemente voluto che la questione fosse discussa in assise, ha ricordato come il Comune sia già riuscito in passato a bloccare progetti simili, grazie all’impegno dei cittadini e all’azione degli amministratori. «Ci sono molti dubbi sulla sostenibilità di questo progetto in un’area dove tra l’altro già c’è un piccolo impianto, mentre qui parliamo di una struttura enorme dove non sappiamo se confluiranno solamente reflui zootecnici», ha detto. Poi lanciato un monito: «Abbiamo il dovere di esprimere la nostra assoluta contrarietà a questo progetto e fermare questo scempio. Parliamo di una struttura fortemente impattante».
La mobilitazione dei cittadini
I cittadini di Cicerale e dei comuni limitrofi si sono mobilitati in massa contro il progetto, organizzando manifestazioni e raccolte firme. Il Comitato Cittadino Ambiente San Giuseppe-San Felice è in prima linea nella battaglia contro l’impianto, denunciando i rischi per la salute e l’ambiente. Nei giorni scorsi ci sono già stati vari incontri.
Prossimi passi
Il presidente del consiglio Antelmo ha annunciato che del caso sarà interessata anche la politica nazionale, con l’obiettivo di presentare un’interrogazione parlamentare. Inoltre, è stata proposta l’istituzione di una commissione consiliare per approfondire la questione e valutare ulteriori azioni da intraprendere.