Si è tenuto stamattina, presso il Comune di Cicerale, un evento dedicato alla semina dei celebri ceci locali e al progetto di Turismo delle Radici, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) attraverso Italea Campania. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Pro Loco cittadina, ha visto una sentita partecipazione della comunità e dei bambini della scuola primaria.
Ritorno alle antiche pratiche di semina nei campi
La mattinata è iniziata con un coinvolgente laboratorio pratico nei campi, dove i partecipanti hanno potuto sperimentare le tecniche di semina tradizionali del cece di Cicerale: “a solco” e “a spaglio”. A guidare le operazioni, con preziosi consigli, è stata Giovanna Voria, illustre cittadina e Ambasciatrice della Dieta Mediterranea.
Convegno illustrativo sul progetto di Turismo delle Radici
Successivamente, l’attenzione si è spostata all’interno del Comune per un convegno che ha illustrato il progetto intrapreso dall’amministrazione di Cicerale nell’ambito del Turismo delle Radici. Questo percorso, come evidenziato durante l’incontro, si concluderà con ulteriori appuntamenti significativi per il paese.
Interventi istituzionali e di esperti del territorio
Diversi relatori hanno contribuito al convegno, tra cui Giorgio Ruggiero, Sindaco di Cicerale; Chiara Valva, Assessore del Comune di Cicerale; Maria Rosaria Valente, Pro Loco Cicerale; Giovanna Voria, Chef e Ambasciatrice Dieta Mediterranea; Yuri Buono, Responsabile Comunicazione Italea Campania; e Michele Cammarano, Presidente della Commissione Aree Interne della Regione Campania.
Degustazione delle eccellenze gastronomiche locali
A conclusione degli interventi, si è tenuta una degustazione di prodotti tipici di Cicerale, sapientemente preparati da Giovanna Voria e dalle sue collaboratrici. Protagonista indiscusso è stato il cece, affiancato da altre specialità locali come frittelle di borragine, sformati di zucca e fagioli, bruschette con erbe spontanee e fiori eduli, fave e cicoria. L’evento ha rappresentato una celebrazione della ricchezza enogastronomica e del potenziale delle aree interne della Campania.