Vogliamo porlo tra virgolette perché non parliamo ovviamente di alcun’operazione chirurgica, piuttosto di tecniche facenti parte del vasto mondo del make up finalizzate alla bellezza.
Per dermopigmentazione, come il nome stesso fa intuire, si intende l’azione mirata tramite un apposito macchinario che inietta all’interno del nostro derma dei pigmenti di colori volti a correggere o migliorare una zona specifica del nostro corpo.
In particolare le zone interessate tendono ad essere quelle degli occhi, su tutta l’arcata sopracciliare, ma eventualmente anche quella oculare. Tramite questa tecnica è possibile rendere lo sguardo più pieno, decisamente più naturale e femminile, contribuendo al riempire spazi senza pelo ma non solo.
La dermopigmentazione è perfetta anche per chi purtroppo soffra di alopecia e che quindi abbia perso la peluria sopracciliare. L’effetto finale è incredibilmente realistico e praticamente nessuno si accorgerebbe di ‘indossare’ una sorta di tatuaggio.
Ma esiste qualche differenza tra dermopigmentazione e tatuaggio?Si può richiedere a un semplice tatuare? Sfatiamo qualche mito.
La vera differenza tra dermopigmentazione e tatuaggio: occhio all’errore
Spesso uno degli errori che si commette maggiormente è credere che dermopigmentazione e tatuaggiosiano la stessa cosa. In realtà parliamo di tecniche totalmente differentiseppur accomunate dalla presenza di ago e inchiostro.
Iniziamo subito col chiarire che, a differenza dell’inchiostro classico per tatuaggi, quello della dermopigmentazione è anallergico, molto leggero, di materiale organico e a lento assorbimento, infatti i tatuaggi di trucco permanente tendono a scomparire nel tempo e periodicamente devono essere rifatti. Questo non è un difetto ma un pregio perché i connotati del volto cambiano.
L’inchiostro per tatuaggi invece è spesso composto da elementi metallici, che nel tempo scolorendo virando su una nuance blu o violacea. Quello della dermopigmentazione è invece appositamente studiato per non sbiadire o tendere a queste colorazioni poco naturali sul viso.
Troviamo poi una differenza sostanziale tra il macchinario usatoda un comune tatuatore e quello di un pigmentatore poiché l’ago dovrà risultare molto più sottile e delicato, agendo su una zona estremamente particolare e sensibile. Inoltre un classico ago per tatuaggi non permetterebbe al professionista una cura al dettaglio tale da imprimere sulla pelle l’effetto pelo naturale.
Infine, ma non per importanza, troviamo anche una differenza notevole con la tecnica usata: il tatuatore tende a ripassare anche più volte su un unico punto, insistendo sulle zone da scurire o da sfumare, mentre il professionista atto alla dermopigmentazione andrà a studiare dapprima un modello apposito per poi ricreare l’effetto tramite movimenti rapidi e molto precisi.
Molto importante è sottolineare che anche nel trucco permanente però ci sono diverse specializzazioni come per esempio il microblading, il dermografo e la tricopigmentazione.
• Microblading: è un tool utilizzato per fare delle linee sul sopracciglio, le classiche sopracciglia naturali.
• Dermografo: uno strumento (manipolo e aghi) per tatuare con pigmenti non permanenti, è uno strumento molto affidabile, in grado di effettuare anche sfumature. Molto utilizzato per avere delle sopracciglia non solo naturali ma anche corpose.
• Tricopigmentazione: si utilizza il dermografo, è una tecnica molto particolare che punta a disegnare i capelli nel cuoio capelluto, il suo effetto è come se avessimo dei capelli rasati, è un trattamento che va molto di moda tra i giovani che lo prediligono al trapianto capelli.
Conclusioni e riflessioni
Come abbiamo visto sono delle tecniche diverse di trucco permanente che se padroneggiate correttamente rendono il dermopigmentista un valido operatore in grado di risolvere problemi estetici di labbra, occhi, sopracciglia e capelli.
Risulta pertanto fondamentale rivolgersi sempre a professionisti del settore poiché un tatuatore specializzato esclusivamente in tatuaggi potrebbe eseguire un lavoro davvero sgradevole, viceversa un dermopigmentatore potrebbe aver assunto competenze specifiche solo in quel ramo senza avere la reale capacità di tatuare.
Prendiamo le dovute cautele e rivolgiamoci sempre e solo a professionisti del settore come chi ha frequentato corsi di trucco permanente https://maisonacademy.it/ con staff altamente specializzato per evitare danni sulla pelle che, va da sé considerare come indelebili e che potrebbero arrecare diverse problematiche non solo fisiche, ma anche sociali. La prudenza, in questi casi, non è mai troppa.