Era accusato di aver abusato della nipote. Ora il Tribunale di Vallo della Lucania ha pronunciato la sentenza di primo grado, condannando un uomo, ex appartenente all’Arma dei Carabinieri e residente a Centola, alla pena di nove anni di reclusione. Il 68enne è stato ritenuto responsabile di abusi sessuali perpetrati ai danni della nipote, all’epoca dei fatti minorenne. Era stata proprio quest’ultima, una volta raggiunta la maggiore età, a denunciare il caso.
Interdizione perpetua dai pubblici uffici e divieti a tutela dei minori
Oltre alla pena detentiva, il Tribunale ha disposto una serie di misure accessorie volte a tutelare la vittima e, più in generale, i minori.
L’uomo è stato interdetto perpetuamente dai pubblici uffici e gli è stato imposto il divieto di esercitare qualsiasi ufficio o servizio in strutture pubbliche frequentate da minori. La sentenza prevede inoltre il divieto di avvicinarsi a luoghi abitualmente frequentati da minori e di svolgere attività lavorative in ambienti con la presenza di minori.
Condanna al risarcimento del danno per la vittima e la famiglia
Il Tribunale ha infine stabilito la condanna dell’imputato al risarcimento del danno in favore della nipote, vittima degli abusi, e della sua famiglia. L’ammontare del risarcimento sarà quantificato in separata sede civile. La sentenza rappresenta un importante passo avanti nella ricerca di giustizia per la vittima.