Centinaia di persone a Marina Di Camerota per l’ultimo saluto a Gerry

“Mai viste tante lacrime che avrebbero potuto creare un altro mare. Gerardo era un uragano. Era una tempesta che travolgeva tutto e tutti”

Di Maria Emilia Cobucci
Marina di Camerota, centinaia di persone ieri per l'ultimo saluto a Gerardo Di Maio

Una folla immensa ha travolto per l’ultimo saluto questa mattina Gerardo Di Maio, il 29enne che venerdì notte ha perso la vita lungo la “Mingardina” a causa di un incidente stradale. Migliaia le persone che hanno deciso di stringersi attorno alla bara di Gerry, come tutti lo chiamavano, nel corso dei funerali che si sono tenuti nel cimitero di Marina di Camerota. Un dolore immenso ha colpito la famiglia di Gerardo, distrutta per la perdita del 29enne, ma anche tutti coloro che lo conoscevano e che increduli hanno partecipato alle esequie.

Il ricordo

Il ragazzo dal cuore e dall’animo buono“, così è stato descritto Gerry dagli amici ai quali il giovane non ha mai fatto il suo sostegno. Un ragazzo che mancherà a tutti, come sottolineato durante l’omelia dal parroco Don Gianni Citro.

Mai viste tante lacrime che avrebbero potuto creare un altro mare. Gerardo era un uragano. Era una tempesta che travolgeva tutto e tutti nel bene e nel male. Tutti sono stati sedotti e innamorati da questo gigante di spavalderia e di bontà – ha raccontato Don Gianni – A tutti regalava un affetto infinito. Ha attirato a sé migliaia di persone venute qui perché per tutti aveva affetto. Lui diceva sempre “ma lo sai che ti voglio bene”, una frase che riusciva a cambiarti la giornata”.

Le parole di don Gianni

Una voce rotta dal dolore quella di Don Gianni che emozionato non è riuscito a trattenere le lacrime. “Un ragazzo così profondo e vero nei suoi affetti apparentemente spavaldo. Gerardo è stata una tempesta di mare. E Oggi il mare fa rumore e il cielo ha pianto per questa tempesta d’amore e d’affetto che ci ha dato Gerardo – ha poi continuato il parroco – L’unica cosa che che può contrastare l’odio e l’invidia è l’amore. E Gerardo era travolgente in tutto il suo amore“.

Un’omelia che è terminata con un chiaro riferimento alla lettura del giorno. “Oggi è il giorno della Trasfigurazione. IL Corpo Cambia aspetto. Noi veniamo al mondo perché già esistiamo prima si nascere. Esistiamo perché DIO CI HA DESIDERATI. Gerardo non è finito, è trasformato. Gerardo ha cambiato forma. In quedto giorno Gesù ci fa vedere che è diventato gloria“.

Un lungo e ultimo applauso ha poi accompagnato l’ultimo saluto che tutti i centinaia di presenti hanno poi destinato al gigante buono Gerry.

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