Celle di Bulgheria: il Cufom replica all’Associazione Aria, confermando l’avvistamento di un ufo

L’analisi dell’associazione che critica il CUFOM è del tutto errata e che il Centro Ufologico Mediterraneo conferma che il 5 maggio volava un ufo

Di Comunicato Stampa

Il Centro Ufologico Mediterraneo, alias CUFOM, conferma, ancora una volta, che nei cieli di Celle di Bulgheria, probabilmente volava un ufo e ritiene più che fondata, in toto, la precedente analisi del caso visibile sul suo sito ufficiale. Vero è che il Presidente Angelo Carannante ha dichiarato che poteva trattarsi anche di un volatile, come sempre fino a prova contraria, ma è altrettanto vero che l’associazione che sostiene trattarsi di un uccello, è incorsa, ancora una volta e perseverando come se nulla fosse, in un grosso errore di valutazione, perché nulla ha dimostrato.

La notizia

Basti dire che ha recentemente ha pubblicato la notizia di un segnale di sospetta provenienza, non si sa bene da dove, captato da un radioamatore e mandata addirittura al SETI, con un comportamento quantomeno, per il CUFOM, assolutamente azzardato, ferma restando l’assoluta prudenza ed affidabilità del radioamatore con cui il Centro Ufologico Mediterraneo ha pure parlato. Si rammenta altresì che, qualcuno dei membri, della ostile associazione, ha affermato sui media, che in Liguria vi sarebbero gli alieni, senza alcuna prova scientifica a supporto; che un avvistamento ufo in Campania pubblicato, guarda caso dal CUFOM, fosse qualcosa eruttato dal Vesuvio, venendo regolarmente smentito dagli esperti del Centro Ufologico Mediterraneo tra cui un suo geologo. Così per altri avvistamenti indagati dal CUFOM a Genova, a Salerno e così via, insomma, un “interventismo” mediatico inusitato, per cui, sull’imparzialità dell’associazione che critica sempre e comunque il CUFOM, si ripete, c’è poco da fare affidamento. Venendo al fatto concreto, tanti fotografi molto esperti, confermano che l’oggetto di Celle di Bulgheria non è identificato ed identificabile. Ecco i dettagli tecnici che l’associazione che critica, sempre e comunque, il certosino lavoro del CUFOM, ha volutamente o forse no (e questo sarebbe preoccupante più che se l’avesse voluto) ignorato. In primo luogo, non tiene conto che un tempo di scatto pari a 1/10000 immobilizzerebbe un fulmine, per cui non si comprende come una cinciarella possa andare ad una velocità superiore. La fotografia mostra un oggetto scuro e sfocato che sembra fluttuare nel cielo sopra un tetto di tegole rosse. La possibilità che si tratti di una cinciarella in volo dipende da vari fattori ed è quasi nulla. A

L’analisi

l riguardo si precisa, in pieno accordo con l’analisi della preparatissima fotografa testimone Guida Anna Ida e con altri esperti in fotografia, che:

1. *Dimensioni e proporzioni*: Le cinciarelle sono uccelli relativamente piccoli. Se l’oggetto nella foto è troppo grande rispetto al tetto, è improbabile che si tratti di una cinciarella.

2. *Forma*: La forma dell’oggetto non assomiglia a quella di un uccello in volo, anche se, molto forzatamente, come già detto dal CUFOM, si potrebbe accostare con molti dubbi, troppi. Le cinciarelle hanno ali ben definite e una silhouette riconoscibile, mentre l’oggetto nella foto ha una forma più indistinta e simile a un disco.

3. *Dettagli*: La fotografia è sfocata e non mostra dettagli come ali, becco o coda che sarebbero sicuramente caratteristici di una cinciarella in volo e logicamente ricavabili dalle immagini stesse, se fosse stato effettivamente un volatile.

4. *Contesto*: È importante anche considerare il contesto in cui è stata scattata la foto. Se si tratta di una zona dove è comune vedere cinciallegre in volo, la possibilità è più alta e non è, certamente, questo il caso.

In sintesi, sulla base della fotografia fornita e dei dati tecnici, è improbabile che l’oggetto sia una cinciarella in volo a causa della sua forma, dimensioni e mancanza di dettagli specifici.

La cinciarella (Cyanistes caeruleus) può raggiungere una velocità di volo massima di circa 18/20 km/h e ovviamente la testimone avrebbe sicuramente visto un uccellino che vola a questa velocità, soprattutto se fosse stata ad 1.5/4 metri da lei. Al valore di 1/10.000 di secondo, quest’uccellino si doveva vedere, si ripete fino alla noia, perfettamente e non con una forma deformata! Un oggetto distante a poca distanza dal punto di scatto e fotografato col telefono dovrebbe essere al 100% nitido non essendo una macro, e questo anche se la messa a fuoco è sul cielo, c’è abbastanza profondità di campo per avere tutto a fuoco dato, che il telefono scatta con un grandangolo, non con un 800 mm!

A tutto ciò, si aggiunge che l’area del salernitano è ad alto tasso di avvistamenti ufo, quindi inspiegabili, come dimostrato dalla notevole casistica che la riguarda.

In conclusione, si ribadisce che l’analisi dell’associazione che critica il CUFOM è del tutto errata e che il Centro Ufologico Mediterraneo conferma, ancora una volta, con il suo lavoro certosino e professionale, che il 5 maggio 2024, a Celle Di Bulgheria, volava un ufo, fino a prova contraria che, ovviamente, fino ad ora non è stata data. Quindi, non era un uccello o volatile di sorta. Quindi, non era un uccello o volatile di sorta, nè altro di identificabile.

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