Castelnuovo: Piazza Municipio intitolata a Fausto Sapio

«Il significato di questa iniziativa rende subito l’idea di quale preziosa e grande considerazione avesse papà per la cittadinanza di tutto il territorio di questo Comune e non solo», dice la figlia Antonella

Di Antonio Pagano

Si è svolta nel pomeriggio di ieri, la cerimonia di intitolazione di Piazza Municipio a Castelnuovo Cilento capoluogo, a Fausto Sapio(1930 – 2021), storico impiegato comunale e personalità di riferimento della Comunità. Presente anche il parroco Don Pietro Sacco. «Voglio, innanzitutto, ringraziare l’Amministrazione comunale di Castelnuovo Cilento per aver voluto intitolare questa piazza a mio padre e tutti voi che siete intervenuti per partecipare a questo evento», commenta la figlia Antonella Sapio.

Le parole della figlia

«Il significato di questa iniziativa rende subito l’idea di quale preziosa e grande considerazione avesse papà per la cittadinanza di tutto il territorio di questo Comune e non solo – dice la figlia Antonella – Papà è stato un marito adorabile ed è stato ricambiato con altrettanto amore da mia madre, una donna mite ed esemplare; è stato un padre che ha amato, oltre ogni misura, me e mio fratello, nonché tutti i suoi parenti ed affini. E’ stato, soprattutto, un nonno orgoglioso dei suoi nipoti verso i quali ha nutrito un affetto incomparabile, tanto è vero che li equiparava alle “pupille dei suoi occhi”.

Ma quello che voglio maggiormente evidenziare è che mio padre, chiamato da tutti (più piccoli e più grandi) solo “Fausto”, è stato un cittadino della comunità castelnuovese che ha offerto, nella sua bontà ed umiltà, la sua disponibilità, con estrema generosità, verso tutti, soprattutto le persone più bisognose di aiuto e comprensione, perché il sentimento della solidarietà costituiva, per lui, il valore più importante. Ha prestato, con il massimo spirito di servizio ed esemplarità, le sue funzioni di impiegato di questo Comune per tutta la sua lunga attività lavorativa, senza mai risparmiarsi.

Papà – nella sua modestia ed umiltà – aveva un modo familiare di rapportarsi con tutti perché era dotato di una capacità di socializzare non comune. Il suo sorriso, la sua positività e la naturalezza di relazionarsi con tutti, indistintamente, hanno costituito alcune delle sue doti che si sono fatte maggiormente apprezzare nel nostro ambito territoriale, e non solo».

«Mio padre ha vissuto le trasformazioni del Cilento in prima persona – continua – dalla cultura alle manifestazioni religiose (essendo egli un vero credente e la preghiera quotidiana costituiva uno dei momenti più importanti che ha scandito la sua esistenza), dallo sport (è noto che il suo tifo per la squadra del Napoli era sfegatato) ai grandi eventi passando per la politica, che ha rappresentato una delle sue passioni più significative, mantenendo sempre una linea di coerenza e rispettando il confronto con gli altri che non condividevano la sua ideologia. E’ stato un cilentano vero, come quelli “di una volta”, capace di perseverare nella cilentanità, virtù riconoscibile anche ad altri suoi coetanei, e per Castelnuovo ha rappresentato un punto di riferimento sempre presente e vivo. Papà era, sì, una persona passionale, ma proprio per questo autentica, ma con un carattere connotato, però, sempre da serietà, semplicità, garbo ed affetto verso tutti.

E’ inutile sottolineare che papà ha lasciato nella sua famiglia – nella sua ampia accezione – un vuoto incolmabile e sono sicura che anche la cittadinanza del nostro bellissimo paese avverte la stessa sensazione, perché egli è stato capace di lasciare, con la sua vivace ma umile personalità, un’impronta nel suo territorio che non potrà mai essere dimenticata».

«E l’intitolazione a lui di questa piazza, che ha costituito e costituisce ancora l’ambiente centrale vissuto dalla comunità castelnuovese, rappresenta la testimonianza più tangibile della comprensione, da parte della stessa, dei suoi sentimenti più profondi e della bontà e dell’affetto con cui egli ha “inondato” il nostro territorio. Da ultimo, voglio rinnovare il ringraziamento più sincero all’Amministrazione comunale – e, in particolare, al suo massimo rappresentante nella persona del Sindaco – per questo straordinario tributo con cui ha voluto onorare la memoria di papà (e che ne renderà ancora più vivo il suo ricordo), ma soprattutto di colui che, per tutti, era “Fausto”, proprio a rappresentare la sua vicinanza verso chiunque e l’immensità del bene che ha voluto a questo territorio per tutta la sua vita. Un profondo ringraziamento, infine, voglio formulare al nostro parroco, don Pietro, per la sua sincera amicizia dimostrata (e ricambiata) verso papà e per il reciproco rispetto che l’ha sempre caratterizzata, nonché a tutti coloro che hanno voluto condividere l’emozione e l’importanza di questo evento», conclude.

Il ricordo del Comune

Fausto Sapio è stato uno storico lavoratore, brillante dipendente comunale, fino agli anni ‘90. “Cuore pulsante, una “figura” storica, cruciale, del Comune di Castelnuovo Cilento per il tempo che vi ha lavorato e anche negli anni successivi, una sorta di memoria storica, di riferimento civile, al di là della appartenenza politica, nonostante sia stato un Democristiano convinto ad Alcide De Gasperi, il Suo vate – ricordano dal Comune –  Fausto è stato un po’ di tutto nel Comune, di tutta la nostra Comunità, certo svolgeva il Suo lavoro giornaliero ma, oltre a questo, era anche una sorta di assistente, di “patronato” per la popolazione in tempi difficili, duri, come sono stati gli anni del dopoguerra. Fausto è stato un lavoratore instancabile, generoso e di fine intelligenza, con la mente aperta, che andava oltre, senza steccati ideologici, senza, soprattutto, pregiudizi”.

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