Ancora polemiche all’indirizzo della neo amministrazione comunale di Castelnuovo Cilento. La ricerca di visibilità si sta rivelando come un’arma a doppio taglio per l’esecutivo, considerata la vivacità del gruppo di minoranza Castelnuovo Cilento nel Cuore. Al centro del dibattito questa volta è il consiglio comunale del 19 luglio, convocato per ben tre volte. In un post sui social, il gruppo di minoranza ha con ironia comunicato di aver ricevuto 3 avvisi di convocazione del consiglio comunale che avrà all’ordine del giorno anche il ritiro della delibera di approvazione del Piano Urbanistico Comunale varato dall’amministrazione Lamaida.
«Ennesima convocazione, la terza, per il consiglio comunale del 19 luglio, che ora si è trasformato in straordinario – osservano dalla minoranza – Peccato che qui di straordinario però, c’è solo l’incompetenza». Nonostante le critiche, la minoranza ha espresso con un velo di sarcasmo la propria disponibilità a collaborare gratuitamente con l’amministrazione, mettendo a disposizione le proprie “conoscenze tecniche e il proprio bagaglio culturale” per supportare la predisposizione degli avvisi e dare un “contributo serio alla nostra comunità”.
Precedentemente l’opposizione aveva osservato di non avere i tempi necessari per analizzare la documentazione relativa all’ordine del giorno, essendo stato il consiglio comunale convocato con una sola settimana di preavviso. «Noi consiglieri comunali di minoranza, ci siamo recati in comune per visionare gli atti e i documenti inerenti agli argomenti iscritti all’ordine del giorno, ma non abbiamo potuto perché non erano disponibili, contrariamente alle norme regolamentari, che prevedono la messa a disposizione all’avvio della convocazione del consiglio comunale».
Del caso era stato informato anche il Prefetto. Tra gli argomenti all’ordine del giorno della seduta anche l’approvazione del PEF, delle tariffe per i rifiuti, e l’approvazione dello schema di convenzione per l’attuazione della strategia dell’area interna Cilento Interno.