Castelnuovo Cilento: opposizione contesta la nomina della Giunta, manca la parità di genere

“La nuova giunta comunale non rispetta le quote rosa” a sostenerlo è il gruppo di opposizione Castelnuovo Cilento nel cuore. Secondo la minoranza, l’amministrazione D’Aiuto non ha rispettato le leggi che obbligano a garantire una partecipazione equilibrata di uomini e donne nei comuni.

Di Chiara Esposito

“La nuova giunta comunale non rispetta le quote rosa” a sostenerlo è il gruppo di opposizione Castelnuovo Cilento nel cuore. Secondo la minoranza, l’amministrazione D’Aiuto non ha rispettato le leggi che obbligano a garantire una partecipazione equilibrata di uomini e donne nei comuni.

Le dichiarazioni

Vi comunichiamo che, come gruppo di opposizione, abbiamo provveduto ad inviare nota al Sindaco e al Prefetto di Salerno, contestando la nomina della Giunta Comunale, come comunicata nel Consiglio Comunale con delibera n. 17 del 20.06.24 pubblicata il 01.07.2024 e diffidandolo a revocarla, poiché illegittima e procedere ad una nuova nomina, nel rispetto della parità di genere, come previsto dalla legge. Riteniamo sia illegittima, in quanto si pone in palese violazione della legge, poiché, come rappresentato al Sindaco in Consiglio Comunale, le disposizioni relative alle quote di genere nelle giunte comunali, contenute negli artt. 6, comma 3 e 46, comma 2 del decreto legislativo n. 267/2000 e nella legge n. 215/12, trovano applicazione anche nei comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti ed hanno carattere precettivo, finalizzato a rendere effettiva la partecipazione di entrambi i sessi in condizioni di pari opportunità, alla vita istituzionale degli enti territoriali”, scrive Anna Maria Cerbone.

“Nel nostro caso, il consiglio è composto da entrambi i generi ed è stato chiesto espressamente dalla sottoscritta Anna Cerbone, alla consigliera di maggioranza, Maria Virginia Lombardi, se Le fosse stato proposto di assumere l’incarico da Assessore. A tale quesito, lei ha risposto, che le era stato chiesto e che vi aveva rinunciato per iscritto. Sempre in sede di adunanza consiliare è stato chiesto espressamente al Sindaco se avesse provveduto ad un’istruttoria, ivi compresa una manifestazione di interesse, al fine di individuare la quota rosa che potesse ricoprire l’incarico suindicato e il Sindaco ha risposto di no”.

Per la Cerbone, il sindaco avrebbe dovuto procedere con una “preventiva e necessaria attività istruttoria preordinata ad acquisire la disponibilità allo svolgimento delle funzioni assessorili da parte di persone di entrambi i generi anche esternamente al Consiglio”.

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