Castellabate: vicenda Elios, Consiglio di Stato accogliere ricorso della società contro il Comune

Per il Consiglio di Stato l'Ente non ha eseguito le giuste procedure. Accolto il ricorso della Elios S.r.l.

Di Redazione Infocilento

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della società Elios S.r.l. (in liquidazione), proprietaria di un immobile a Castellabate, contro l’espropriazione dell’immobile da parte del Comune per la realizzazione di un centro polifunzionale.

La decisione dei giudici

La sentenza ha stabilito, tra l’altro, che il Comune non ha seguito la corretta procedura per la reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio e che non sussistevano i presupposti per la dichiarazione di pubblica utilità mediante il procedimento derogatorio semplificato.

L’Ente aveva infatti utilizzato una variante semplificata al Piano Regolatore Generale (PRG) per reiterare il vincolo, ma secondo il Consiglio di Stato questa procedura non era idonea a modificare il vincolo originario da istituto scolastico a struttura polifunzionale.

Inoltre, la sentenza ha rilevato che la relazione tecnica presentata dal Comune non era sufficiente a dimostrare l’insussistenza di una “trasformazione fisica” dell’immobile, condizione necessaria per l’utilizzo del procedimento derogatorio semplificato.

Infine per i giudici del Consiglio di Stato vi sarebbe mancanza di motivazione da parte dell’amministrazione circa l’attualità dell’interesse pubblico alla reiterazione del vincolo e la mancata valutazione di soluzioni alternative.

Le conseguenze della sentenza

Questa decisione del Consiglio di Stato rappresenta una vittoria importante per la proprietà dell’immobile ma anche un brutto colpo per l’Ente considerato che l’iter per l’acquisizione dell’Elios era stato al centro di contestazioni anche da parte della minoranza. Il comune di Castellabate dovrà anche versare 4000 euro per le spese del giudizio.

Siamo in presenza di una amministrazione che sta portando sull’orlo del baratto questo Comune. Non è più tollerabile assistere a queste azioni di dilettantismo, di approssimazione e di superficialità in una pubblica amministrazione. I cittadini sono stati ingannati da tante promesse di campagna elettorale. Nel Consiglio del 14 marzo 2022 abbiamo posto una questione pregiudiziale per far ritirare l’argomento costruito male nella forma e nella sostanza. Abbiamo cercato inutilmente di far sanare tutti quei vizi di forma che oggi emergono a tamburo battente. Dopo la sonora bocciatura da parte del consiglio di stato, l’enorme danno che si produrrà in termini economici alla comunità di Castellabate, chiediamo a gran voce le dimissioni di questa classe politica che sta affossando il nostro Comune“. Così il consigliere comunale Domenico Di Luccia.

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