Inizia, per il Comune di Castellabate, una delle “battaglie” più sentite dai cittadini. Gli elevati costi delle bollette targate Consac, negli ultimi anni, hanno scatenato le ire e le polemiche di tutto il paese. L’Amministrazione Comunale ha fatto partire l’iter per la dismissione della Consac dalla gestione del servizio idrico, dando, di fatto, il via al botta e risposta tra le parti.
La situazione Consac-Castellabate
Come sostenuto anche durante la scorsa campagna elettorale, l’attuale Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Marco Rizzo, ha espresso, più volte, la sua ferma volontà di cambiare il gestore del servizio idrico integrato, ricollocando, Castellabate, nel circuito dell’area “Sele”, affidato alla società Asis Salernitana Reti e Impianti.
Tale esigenza, è dovuta ad una maggiore convenienza dal punto di vista economico, oltre che geografico e tecnico. A seguito di alcuni incontri tra il Sindaco, l’Asis, l’EIC e la Consac, si sono richieste le condizioni da inserire nella proposta di cessione del contratto di gestione idrica, per raggiungere un accordo consensuale.
Il punto sulla quale ci si batte maggiormente, nel piano di dismissione proposto dalla società di servizi idrici, è quello riguardante il risarcimento di alcuni investimenti fatti nel 2021 e 2022, i quali sarebbero stati recuperati, secondo la Consac, tramite gli adeguamenti tariffari degli anni 2023-2024, oltre che ad altri crediti da rimborsare.
La risposta del Comune
Il Comune di Castellabate ha, però, constatato alcune imprecisioni, sia dal punto di vista giuridico che contabile, alla proposta effettuata dalla Consac.
Ora sarà il tempo degli opportuni approfondimenti e confronti tra le parti, finalizzati ad un attenta analisi del piano di dismissione presentato dalla società del servizio idrico e da un’osservazione della reale situazione della gestione e degli impianti comunali.