In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, il comune di Castellabate ha riaperto i restaurati lavatoi comunali, con l’obiettivo di realizzare in futuro un museo dedicato alla storia dell’approvvigionamento idrico locale. Questo spazio, precedentemente in stato di abbandono, è stato oggetto di un’attenta riqualificazione per preservare e divulgare la memoria storica del territorio.
Un restauro conservativo
L’intervento di restauro, ha ricordato il vicesindaco Luigi Maurano, ha comportato la sostituzione della guaina di copertura, la predisposizione di canaline per la gestione delle acque meteoriche, il ripristino dell’intonaco esterno con la colorazione originale, il rinnovamento dell’illuminazione e il recupero delle vasche esterne. L’obiettivo è stato quello di restituire alla comunità un luogo di significato storico, testimone delle lotte e dei sacrifici affrontati per garantire l’accesso all’acqua.
Un percorso espositivo didattico
Il Museo dell’Acqua che si punta a realizzare si propone di raccontare la storia dell’approvvigionamento idrico di Castellabate, a partire dalla costruzione dei lavatoi nel 1929 fino alle donazioni degli emigranti per la realizzazione della prima rete idrica. Attraverso documenti storici e testimonianze, i visitatori potranno conoscere le figure chiave che hanno contribuito alla gestione e alla difesa di questa risorsa vitale.
La fontana delle Croci: un altro simbolo recuperato
Parallelamente al restauro dei lavatoi, ricorda Maurano, è stata riqualificata anche la fontana situata in località Croci, la prima fontana pubblica del territorio, realizzata grazie all’opera di Giovanni Pentone.