Castellabate, la sala polifunzionale “Monsignor Alfonso Maria Farina” si rifà il look

Completati i lavori di ristrutturazione, un punto di riferimento per tutto il territorio

Di Comunicato Stampa
Castellabate, la sala polifunzionale "Monsignor Alfonso Maria Farina" si rifà il look

Uno dei luoghi simbolo dell’arte e della cultura a Castellabate, cambia volto. Sono stati completati i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza della Sala Polifunzionale “Mons. Alfonso Maria Farina”, sita in Castellabate Capoluogo. L’intera struttura è stata oggetto di significativi interventi di ammodernamento finalizzati all’ampliamento degli spazi presenti sul territorio utili allo svolgimento di attività formative, educative ed artistiche. Già alcuni mesi fa era stata ultimata la riqualificazione della sala interna con la pitturazione delle pareti, la sostituzione della moquette, il potenziamento della linea elettrica, ma anche l’installazione di un nuovo e più moderno impianto di luci ed audio per i vari spettacoli. Ora anche la facciata esterna della struttura è stata oggetto di lavori di riqualificazione che hanno ridato luce e lustro ad un’area di grande riferimento per tutta la comunità.

Le dichiarazioni

“La Sala Mons. Farina è da sempre utilizzata da diverse associazioni del territorio per esprimere la loro brillante vena artistica con la realizzazione di spettacoli teatrali, musicali e tanto altro ancora. Si tratta di un vero e proprio centro di aggregazione a cui abbiamo dato una nuova veste e che ora sarà fruibile in totale sicurezza”, evidenzia il Sindaco di Castellabate, Marco Rizzo.

“Con la conclusione dei lavori di messa in sicurezza e riqualificazione delle parti esterne si completa un lavoro di ammodernamento della sala che ospita l’arte, il teatro e la musica nel Comune di Castellabate. La nostra Amministrazione non smette mai di incentivare le mille sfaccettature della cultura e con questi interventi offriamo a tutta la comunità un rigenerato ed accogliente luogo identificativo”, dichiara l’Assessore alla Cultura, Luigi Maurano.

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