Castellabate, caso Consac: inammissibile il ricorso del Comune

Comune condannato anche al pagamento delle spese. Critica la minoranza: “ perseverare nell'errore è incompetenza amministrativa”

Di Ernesto Rocco

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha dichiarato inammissibile il ricorso del Comune di Castellabate contro l’Ente Idrico Campano riguardo alla richiesta di ricollocazione nel bacino “Sele”. La sentenza, pubblicata il 16 ottobre 2024, evidenzia il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo, rimandando la questione al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche.

Il ricorso

Un ricorso finalizzato a rientrare sotto la competenza dell’Asis per la gestione del servizio idrico, lasciando la Consac. Un tema che era un cavallo di battaglia dell’ultima campagna elettorale dell’attuale squadra di governo cittadino. 

Il Comune è stato condannato a pagare le spese legali per un totale di 3.000 euro nei confronti di Ente Idrico Campano e Consac.

La voce della minoranza

Hanno sbagliato di nuovo il Tribunale! Risultato? Ancora soldi per spese legali a carico dell’Ente e quindi dei cittadini”. Così i consiglieri di minoranza Domenico Di Luccia, Catina Tortora, Costabile Nicoletti e Francesco Ambrosano. 

Sbagliare è umano… perseverare nell’errore è incompetenza amministrativa e dilettantismo politico”, aggiungono, non esitando a parlare della questione come del “supremo inganno per la vittoria elettorale”. 

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