Trascorrono i giorni e le ore, ma l’assassino di Silvia Nowak non ha ancora un nome. I rilievi del nucleo dei Ris di Roma nella villetta che la donna condivideva con il suo compagno, Kai Dausel, sono proseguiti per diverse ore anche nella mattinata di ieri. Il focus si è poi spostato nella pineta, alle spalle dell’abitazione, dove è stato rinvenuto il corpo.
Gli aggiornamenti
Qui sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco che hanno dovuto prosciugare una piccola conca d’acqua dove emergevano alcune bottiglie di alcolici. Su quanto ritrovato, però, c’è il massimo riserbo da parte degli inquirenti.
Spunta un’altra videocamera
Intanto le indagini condotte dalla Procura di Vallo della Lucania si stanno concentrando sulle ultime ore di vita della 53enne di nazionalità tedesca, ma residente a Castellabate da anni.
Secondo quanto emerso da un’altra telecamera di video sorveglianza presente nei pressi dell’abitazione della coppia, intorno alle 16 Silvia è uscita di casa (con una ciotola che sembrerebbe essere piena di croccantini e un guinzaglio) percorrendo Via Arena e dirigendosi verso la piazza Giovanni Paolo II di Ogliastro Marina. Poco prima di incamminarsi verso la pineta e scomparire nel nulla, però, la donna sarebbe stata fermata (per pochi secondi) da un’auto con a bordo due persone già sentiti dalle forze dell’ordine.
Gli stessi hanno scambiato una breve conversazione con Silvia per chiedere delle informazioni per raggiungere Punta Licosa.
Ulteriori accertamenti
Nel frattempo è stato disposto un accertamento tecnico irripetibile sui dispositivi telefonici della coppia con il Pubblico Ministero che ha nominato un consulente esterno. I tabulati telefonici, invece, sono stati già analizzati nel dettaglio. La donna era uscita senza alcun effetto personale. C’è attesa anche di scoprire l’esito dei materiali che sono stati repertati dal corpo della 53enne.
Kai Dausel
Dal riscontro dei rilievi effettuati nella villetta in Via Arena, potrà emergere sicuramente qualcosa in più sulla posizione del connazionale e compagno della vittima. L’uomo, che in questo momento è stato condotto in un’altra abitazione nel vicino Comune di Montecorice, non fa un passo indietro e continua a dichiararsi estraneo ai fatti. Qualora la sua versione fosse ancora confermata, si aprirebbero prepotentemente altri scenari che squarcerebbero ulteriormente la tranquillità di Ogliastro Marina.
Il Procuratore f.f del Tribunale di Vallo della Lucania, Antonio Cantarella, resta ottimista sulla risoluzione dell’intricato caso, mentre il legale di Silvia e Kai, avv. Felice Carbone, lancia un appello: “Ora chiunque abbia visto o sappia qualcosa parli”. Sul caso è stata attivato anche il supporto dell’Interpol.