Il Comune di Castel San Lorenzo, guidato dal sindaco Giuseppe Scorza, ha stretto una convenzione con il Tribunale di Salerno volta a promuovere il reinserimento di persone condannate o imputate attraverso il lavoro di pubblica utilità. L’Ente rientra infatti tra le amministrazioni indicate dalle norme di riferimento presso i quali potrà essere svolto il lavoro di pubblica utilità.
La normativa
Il lavoro di pubblica utilità consiste nella prestazione di un’attività non retribuita a favore della collettività da svolgere presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni o presso enti e organizzazioni di assistenza sociale o volontariato. Il più ampio ricorso al lavoro di pubblica utilità avviene per soggetti liberi, è disciplinato dal d.m. 26 marzo 2001 ed è applicato con sentenza.
l lavoro di pubblica utilità può riguardare sia soggetti liberi imputati che detenuti o internati. La prestazione di lavoro, ai sensi del decreto ministeriale 26 marzo 2001, viene svolta a favore di persone affette da HIV, portatori di handicap, malati, anziani, minori, ex detenuti o extracomunitari; nel settore della protezione civile; nel settore della tutela del patrimonio pubblico e ambientale; in altre attività pertinenti alla specifica professionalità del condannato.
L’attività viene svolta presso gli Enti che hanno sottoscritto con il Ministro, o con i Presidenti dei Tribunali delegati, le convenzioni previste dall’art. 2 comma 1 del d.m. 26 marzo 2001, che disciplinano le modalità di svolgimento del lavoro, nonché le modalità di raccordo con le autorità incaricate di svolgere le attività di verifica.
I vantaggi
Tale istituto porta un’immediata utilità alla collettività, dimostra infatti come il responsabile del reato non solo venga effettivamente punito, ma punito in modo utile e vantaggioso per la società; è conveniente per lo stesso condannato che a fronte della trasgressione commessa può sviluppare un’attività risocializzante e utile anche sotto il profilo personale, ottenendo un trattamento di particolare favore.