Caso Nowak a Castellabate, spunta un audio sospetto. Il compagno: “Tutte falsità”

Continuano le indagini sulla morte di Silvia Nowak. Ieri, ad un mese dalla scomparsa, un momento dedicato al ricordo

Di Manuel Chiariello
Caso Nowak a Castellabate, spunta un audio sospetto. Il compagno: “Tutte falsità”

Il delitto di Silvia Nowak si arricchisce ogni giorno di nuove possibili indiscrezioni che aggiungono ulteriori elementi in un puzzle di per sé già complicato da decifrare. Nelle ultime ore, infatti, sarebbe emerso anche la presenza di un audio, proveniente dalla stessa telecamera di video sorveglianza, che riprenderebbe l’uscita della 53enne tedesca dall’abitazione in cui conviveva con il suo compagno connazionale, Kai Dausel.

L’audio

Da tale audio, registrato mentre Silvia si allontanava dalla villetta con una ciotola ed un guinzaglio, si sentirebbe in lontananza la voce della donna che, in lingua tedesca, richiederebbe una coperta. Una richiesta alla quale parrebbe aver risposto un’altra voce maschile proveniente proprio dall’abitazione di Via Arena. Tale ipotesi concentrerebbe ulteriormente l’attenzione sul Dausel, inserito nel registro degli indagati dalla Procura di Vallo della Lucania che sta continuando ad investigare sul tormentato caso, senza escludere ulteriori piste e il coinvolgimento di altre persone nella vicenda.

La difesa di Kai

Nel pomeriggio di ieri, la comunità di Ogliastro ha voluto ricordare Silvia ad un mese dalla sua scomparsa. Sul luogo del ritrovamento del corpo è stato affisso uno striscione: “Un mese fa eri da sola, oggi siamo tutti con te”.

Al toccante momento ha preso parte anche lo stesso 62enne tedesco che ha ringraziato del gesto e ha ribadito la sua estraneità ai fatti: “Sono tutte falsità, si stanno inventando cose. Non esiste nessuna videocamera e nessun audio. Bisogna dire la verità”.

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