Caso di bullismo a Sapri, parla la mamma del bimbo: “Non bisogna avere paura di parlare”

Bullismo a Sapri, la mamma della vittima: "La mia volontà è di porre un freno a tutto questo. Voglio che non accadano più episodi del genere"

Di Maria Emilia Cobucci

Ha destato rabbia e scalpore il caso del bimbo vittima di bullismo a Sapri. L’episodio è al vaglio delle forze dell’ordine a cui la mamma del 12enne si è rivolta. All’attenzione degli inquirenti anche un video consegnato dalla donna, ma anche altri possibili fatti in cui il ragazzino sarebbe stato vittima di minacce e violenze. Ad InfoCilento la madre ha scelto di raccontare quanto accaduto affinché certi episodi non si ripetano.

Perché ha scelto di denunciare anche pubblicamente l’accaduto?

Bisogna buttare a terra determinati muri. È fondamentale crescere bambini sani per poi avere adulti sereni e per bene. Non voglio che quanto accaduto a mio figlio si trasformi in uno scoop

Cosa ha provato quando ha visto questi video?

Da mamma, oltre a provare dolore per quanto subito da mio figlio, mi immedesimo anche nei genitori dei due ragazzini presenti nel video che si trovano dall’altra parte e sono coinvolti come me in questa brutta vicenda. Svolgere il ruolo del genitore non è facile. Bisogna stare attenti e capire che in alcuni casi i ragazzini vivono un disagio, come in questo caso, che li porta a compiere gesti del genere.

Cosa spera di ottenere dalla denuncia?

Il mio grido di mamma non nasce dalla voglia di passare per vittima ne tanto meno di fare passare i ragazzini come carnefici. La mia volontà è di porre un freno a tutto questo. Voglio che non accadano più episodi del genere e che mio figlio sia l’ultima persona ad essere vittima di bullismo.

Come si è accorta che qualcosa non andava?

Avevo capito che c’era qualcosa che non andava. Mio figlio è sempre stato un ragazzino educato e sensibile. Invece negli ultimi periodo era sempre irascibile. Uno stato che pensavo derivasse dal passaggio all’età adolescenziale. Un’età particolare e di transizione per tutti. Ma dopo ho capito che così non era. Ultimamente quando andava a scuola calcio chiedeva al padre di arrivare in orario mentre prima tutto questo non succedeva. Noi abitiamo in periferia e spesso mio figlio arrivava al centro a piedi senza alcun problema. Poi all’improvviso è tutto cambiato. È come se avesse avuto paura di qualcosa.

Cosa si sente di dire ad altri che vivono episodi simili?

Non voglio cambiare il mondo però non dobbiamo avere paura di parlare. Viviamo in una piccola realtà e spesso si ha paura di affrontare determinati argomenti o prendere posizione rispetto a specifiche situazioni. Tutto questo deve finire. Se c’è qualcosa che non va bisogna dirlo. Se si viene a conoscenza di episodi del genere è necessario farlo presente in maniera tale da affrontare la problematica nel modo giusto e soprattutto per evitare che possa accadere nuovamente.

Ha paura per suo figlio?

Si sentono troppe storie del genere in giro e la paura è tanta. Soprattutto ho paura per i gesti che mio figlio, come tanti ragazzini che si trovano a vivere la stessa realtà, possa compiere. Però è importante aiutare e recuperare anche i ragazzini che compiono questi gesti. Sicuramente dovrò fare la stessa cosa con mio figlio. Dovrò consultare uno psicologo in maniera tale che possa superare tutti questi traumi che altrimenti potrà portarsi con sé anche quando sarà un uomo adulto. Bisogna buttare a terra questi muti. È fondamentale crescere bambini sani per avere adulti sereni e per bene.

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