Le dimissioni di Franco Alfieri da sindaco di Capaccio Paestum, arrivate a cinque mesi di distanza dalle misure cautelari disposte nei suoi confronti, hanno scatenato un’ondata di reazioni nel Cilento. Mentre alcuni puntano il dito contro le sue azioni e contro i tempi lunghi che hanno portato a questa decisione, altri esprimono solidarietà all’ormai ex amministratore cilentano, cui oggi volteranno le spalle anche i consiglieri comunali che si presenteranno a firmare la fine del loro mandato innanzi al notaio.
La scelta
Una scelta sofferta ma che servirà a tornare al voto già in primavera. L’11 maggio è la data più probabile, con ballottaggio due settimane dopo. Manca ancora il decreto.
Se i consiglieri non avessero scelto di dimettersi, il rischio sarebbe stato quello di votare addirittura con un ritardo di un anno, considerato che il termine ultimo dato alle prefetture per comunicare al Ministero dell’Interno i comuni privi di un’amministrazione è fissato per la mezzanotte del 23 febbraio.
Una data che non sarebbe stata rispettata con le sole dimissioni del sindaco, presentate lunedì 17 febbraio ma efficaci solo venti giorni dopo, quindi ben oltre il termine ministeriale.
I messaggi di solidarietà
Intanto all’indirizzo di Franco Alfieri continuano ad arrivare critiche, soprattutto dai rappresentanti dei partiti di centro-destra. Ma tra i suoi fedelissimi c’è chi difende il suo operato.
«Era nell’aria, avevo immaginato, ma non avrei mai voluto arrivasse la notizia, per come lo conosco e per la passione ed il tempo che ha dedicato a questo territorio, mai scelta sarà stata più sofferta e dolorosa», dice uno dei suoi principali sostenitori, Mimmo Gorga, riferendosi alla scelta di Alfieri di rassegnare le dimissioni.
«C’è una domanda che mi sta consumando a cui non riesco a dare risposta: ma come siamo arrivati fin qui? Ieri ho visto persone piangere, il pianto degli amici. Ognuno può dare a tutto quello che sta accadendo la lettura ed il giudizio che vuole, ci mancherebbe, però consentitemi: abbiate rispetto, oggi più che mai, del padre, del figlio, dell’uomo Franco Alfieri», conclude.
Sul fronte processuale, invece, Franco Alfieri comparirà nuovamente dinanzi ai giudici il prossimo 20 marzo.