Caso Alfieri, Iannone chiama in causa Guzzo: accuse su appalti a Novi Velia

Il senatore Antonio Iannone chiama in causa il vicepresidente della Provincia Giovanni Guzzo: «Ecco la filiera istituzionale»

Di Ernesto Rocco
Caso Alfieri, Iannone chiama in causa Guzzo

Il senatore Antonio Iannone, esponente di Fratelli d’Italia, ha lanciato un novo attacco contro Franco Alfieri, presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum, chiedendo le sue dimissioni dopo la sospensione disposta dal prefetto. Iannone ha utilizzato i social media per esprimere il suo disappunto, paragonando la situazione attuale con quella della Liguria, dove il presidente Giovanni Toti si era dimesso in circostanze simili. “Aspettiamo a Salerno la venuta della Schlein e di Conte, proprio come fecero in Liguria per Toti,” ha scritto Iannone, sottolineando la necessità di coerenza da parte del Partito Democratico (PD) e dei suoi leader.

La questione degli appalti

Iannone ha anche puntato il dito contro Giovanni Guzzo, vicepresidente facente funzioni di Palazzo Sant’Agostino, accusandolo di conflitto di interessi. Secondo Iannone, Guzzo, amministratore anche di Novi Velia, avrebbe affidato dei lavori alla Alfieri Impianti Srl, una società legata ad Alfieri stesso e presieduta dalla sorella Elvira, oggi agli arresti domiciliari.

Il parlamentare ha pubblicato una determinazione che attesta l’affidamento dei lavori per l’efficientamento energetico dell’impianto di pubblica illuminazione nel comune di Novi Velia. “Questa è la filiera istituzionale di cui parlavano in campagna elettorale quelli del PD,” ha affermato Iannone.

Oggi incontro del Pd

Nonostante le accuse, Guzzo non ha ancora risposto pubblicamente. Oggi si terrà una riunione di maggioranza con i consiglieri del PD e alleati per discutere le questioni aperte.

Dall’opposizione, Pasquale Aliberti di Forza Italia ha invitato a mantenere toni pacati e a lasciare che la magistratura svolga il proprio lavoro. Aliberti ha anche espresso la necessità di rivedere la legge Severino, suggerendo che le dimissioni non siano necessariamente la soluzione.

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