La decisione della Corte di Cassazione di respingere il ricorso dei legali di Franco Alfieri, che chiedevano l’eliminazione della misura cautelare per il politico cilentano, agli arresti dal 3 ottobre scorso, potrebbe aver definitivamente segnato la conclusione del suo mandato da sindaco di Capaccio Paestum, dal quale fu sospeso all’indomani dell’arresto.
La situazione a Capaccio Paestum
Finora, infatti, i consiglieri comunali di maggioranza hanno sempre mostrato fiducia in un ritorno del primo cittadino alla guida del Comune. Adesso, però, le perplessità sono molteplici e diversi esponenti dell’assise non sono più disposti ad attendere, visto anche il clima di crescente sfiducia che c’è nella comunità a causa del piano di riequilibrio attuato nei mesi scorsi, che ha portato a un aumento di tariffe e tributi.
«Ci siamo assunti l’onere di portare avanti l’azione amministrativa in un momento complicato, ma oggi bisogna chiedersi quale sia la strada giusta per il futuro della comunità», ha detto il consigliere Antonio Scariati lanciando un invito alla riflessione.
Persone vicine ad Alfieri, intanto, sostengono che il politico possa rassegnare già nelle prossime ore le sue dimissioni sia dalla carica di presidente della Provincia sia da sindaco, con l’obiettivo di presentare una nuova istanza di scarcerazione, venendo meno il rischio di reiterazione dei reati. Qualora ciò non dovesse accadere, questa sarebbe la settimana decisiva per organizzare incontri e confronti tra i vari rappresentanti della maggioranza che, insieme all’opposizione, presenterebbero in massa le loro dimissioni, arrivando così allo scioglimento dell’assise.
La situazione a Salerno
Anche in Provincia i consiglieri sono in evidente difficoltà. Pure qui, se Alfieri decidesse di resistere ad oltranza in attesa almeno della prossima udienza fissata per il 20 marzo, si potrebbe arrivare a uno scioglimento anticipato.
Le tempistiche
Se per il Comune i tempi sono ristretti, poiché se si vuole arrivare al voto già nella prossima tornata il Comune dovrà sciogliersi entro fine febbraio, a Palazzo Sant’Agostino i tempi sono più dilatati, ma è difficile pensare che si possa attendere oltre.