Nel territorio di competenza dell’Asl Salerno è disponibile solo il 40% dei medici rispetto al reale fabbisogno. Questo è il dato che emerge dopo le polemiche per i decessi avvenuti a Morigerati e San Mauro Cilento, che hanno sollevato non poche polemiche sull’assistenza territoriale.
La situazione nel territorio dell’Asl Salerno
Il problema è reale. Nei mesi scorsi, l’Azienda Sanitaria ha provato a predisporre un bando regionale per 240 postazioni, ma è riuscita a coprirne soltanto una quarantina. La maggior parte dei professionisti preferisce il ruolo di medico di base o di pediatra di libera scelta rispetto alla guardia medica.
Oggi, quindi, molte, troppe postazioni restano scoperte mentre altre hanno definitivamente chiuso.
I dati nel Cilento
Delle 377 postazioni di continuità assistenziale esistenti, ben 194, nonostante i tentativi, non sono state assegnate. Di queste, la gran parte è nel Cilento. Nell’area del distretto sanitario 69, infatti, risultano completamente coperte soltanto 14 postazioni su 46; nel distretto 70,invece, 21 su 71.
L’Asl Salerno si sta muovendo per risolvere il problema. Di fronte ai bandi deserti, bisogna intervenire con incarichi provvisori e per questo è necessario reperire fondi.
In tal caso sarebbe possibile riattivare anche le postazioni chiuse come la stessa guardia medica di Morigerati, dismessa nel 2021 per consentire al personale di fronteggiare l’ampia richiesta delle zone costiere, in particolare durante la stagione estiva.