Carenza di Medici nelle Aree Interne: «Si intervenga»

Ecco le proposte del consigliere regionale Tommaso Pellegrino per superare la carenza di medici nelle aree interne

Di Ernesto Rocco

Nel corso della seduta del Question Time del Consiglio Regionale il consigliere regionale Tommaso Pellegrino ha sollevato la problematica della crescente carenza di medici di Medicina Generale nelle aree interne, un problema che sta provocando disagi sempre più gravi per numerosi pazienti, costretti a percorrere lunghe distanze per accedere alle cure primarie. «Questa situazione è ormai insostenibile, in particolare per le fasce di popolazione più vulnerabili, come anziani e persone con difficoltà di mobilità», ha detto.

Carenza di medici, le richieste

Pellegrino ha chiesto alla Giunta regionale di adottare provvedimenti urgenti e concreti per alleviare le difficoltà che i cittadini delle zone più disagiate stanno affrontando. Tra le proposte presentate, la necessità di concedere ai medici di Medicina Generale la possibilità di aprire studi in ambiti territoriali diversi da quelli a cui sono attualmente assegnati. Questo permetterebbe a molti pazienti di evitare lunghi spostamenti e migliorerebbe l’accesso ai servizi sanitari essenziali.

Inoltre, Pellegrino proposto l’introduzione di un’indennità di disagio anche per i medici di Medicina Generale, sulla scia di quanto già avviene per i pediatri. Questa misura potrebbe incentivare i professionisti sanitari a scegliere di operare o rimanere nelle aree interne, contribuendo così a ridurre la carenza di medici in queste zone e garantendo una copertura sanitaria più equa e diffusa su tutto il territorio regionale.

Il commento

«È fondamentale che le istituzioni regionali si attivino rapidamente per rispondere a questa emergenza, che non riguarda solo il sistema sanitario, ma tocca direttamente la qualità della vita e il diritto alla salute di migliaia di cittadini. Attendo con fiducia risposte concrete da parte della Giunta, nell’interesse di tutti i pazienti che meritano un servizio sanitario accessibile e di qualità, indipendentemente dalla loro residenza», ha affermato Pellegrino.

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