La carenza di medici cardiologi nei presidi ospedalieri a sud della provincia di Salerno desta molta preoccupazione. Nello specifico, ad essere maggiormente interessati da tale assenza sono gli ospedali di Oliveto Città, Polla e Sapri.
La preoccupazione dei sindacati
A sollevare nuovamente la problematica è la Fp Cgil, preoccupata sia per “la dignità che la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini cui sono erogate le prestazioni cardiologiche”.
Prestazione dunque che potrebbero essere seriamente compromesse a causa di un numero troppo esiguo di medici presenti nei nosocomi che da tempo versano in tale situazione.
Motivo per il quale il sindacato, attraverso una missiva indirizzata all’Azienda Sanitaria Locale di Salerno, ha chiesto quale siano le azioni che l’asl metterà in campo affinché tale criticità vengano azzerata.
La richiesta all’Asl
“Nonostante le nostre continue sollecitazioni, non ultima quella dello scorso ottobre 2023, e le relative rassicurazioni – affermano il Segretario generale Fp Cgil Salerno Antonio Capezzuto e il Coordinatore medici e dirigenza sanitaria Massimiliano Voza – ad oggi risultano particolarmente carenti le Cardiologia dei presidi di Oliveto Citra, Polla e Sapri che rappresentano un elemento essenziale nella filiera dell’Emergenza-Urgenza, specie in questo periodo in cui i Pronto Soccorso sono presi letteralmente d’assalto mandando in tilt la filiera”.
“Si richiede pertanto di notiziarci riguardo i provvedimenti urgenti che l’ASL vorrà assumere, a partire dalla “riattivazione” del reclutamento di cardiologi dalla recente procedura concorsuale di cui, siamo costretti a notare, non solo in principio hanno beneficiato scarsamente i suddetti ospedali periferici, ma, di seguito, non si è più avuto notizia“.
Il contratto nazionale dei lavoratori
In base a quanto stabilito dal contratto nazionale dei lavoratori, i medici nel reparto di Cardiologia dovrebbero essere almeno sette. Questo per evitare che il personale medico sia sottoposto a turni massacranti e in tal modo garantire buone prestazioni di lavoro. Ma tutto questo anche per evitare contenziosi con il personale della dirigenza medica, costretto a lavorare diverse ore in più rispetto a quelle stabilite. Queste le segnalazioni del sindacato.