Accusato di svernamento illecito di liquami, imprenditore di Capaccio Paestum assolto perché il fatto non sussiste. La vicenda trae origine nel 2020 quando, a seguito di ispezione, il personale del locale Comando Carabinieri procedeva al sequestro di una vasca di raccolta di reflui zootecnici presso l’ Azienda Agricola di un noto imprenditore locale.
Le accuse della Procura
Secondo l’accusa della Procura della Repubblica di Salerno, tale vasca aveva una apertura che consentiva lo sversamento dei liquami nel terreno sottostante e, tale imprenditore agricolo riceveva successivamente decreto di citazione a giudizio presso il Tribunale Penale di Salerno per violazione del Codice dell’Ambiente.
In sede dibattimentale, gli Avvocati Diego Tajani e Gianluca Lembo, legali dell’imprenditore agricolo, hanno dimostrato l’ insussistenza del capo di imputazione ascritto al loro assistito escludendo qualsiasi tipo di responsabilità a titolo di dolo o di colpa in capo all’imputato, il quale non ha mai commesso nessuna violazione in materia ambientale ex art. 256 Dlgs. 152/2006 ( nello specifico sversamento di liquami nel terreno sottostante che era sempre di proprietà dell’imprenditore data la sua enorme proprietà ubicata nel Comune di Capaccio).
Ed infatti in sede dibattimentale è stata accolta la tesi difensiva perchè è emerso il corretto operato dell’attività svolta dall’imputato, in possesso di tutte le prescrizioni e comunicazioni previste a norma di legge. Per questo l’imprenditore è stato assolto con formula piena perchè il fatto non sussiste.