Sta facendo discutere la comunità di Capaccio Paestum la notizia un noto maestro di arti marziali arrestato con l’accusa di violenza sessuale ai danni di tre bambine, di età compresa tra gli 8 e i 12 anni. L’uomo è stato posto ai domiciliari su provvedimento della Procura dopo una indagine avviata nel luglio dello scorso anno su denuncia dei genitori delle vittime.
Le indagini partite dalle denunce dei genitori
Stando a quanto raccontato dalle bambine, durante le lezioni di arti marziali, avrebbero subito palpeggiamenti inappropriati da parte dell’istruttore.
L’uomo, un 68enne molto conosciuto e stimato nella comunità, è stato posto agli arresti domiciliari. I suoi legali, gli avvocati Marco Nigro e Francesco Reali, hanno respinto con forza le accuse, definendole “contraddittorie e inverosimili”. Hanno inoltre sottolineato come l’attività sportiva delle arti marziali preveda un contatto fisico e che le accuse si baserebbero su una presunta ambiguità interpretativa di gesti tecnici.
Le indagini, condotte dalla Polizia Postale di Salerno e dal Commissariato di Battipaglia, avrebbero però portato alla luce altre cinque potenziali vittime. Tuttavia, le perquisizioni domiciliari effettuate non avrebbero portato alla scoperta di prove concrete a sostegno delle accuse.
«Contesteremo l’imputazione e a difesa del nostro assistito produrremo al pm una serie di testimonianze di genitori di altri bambini che confermeranno la professionalità del maestro», ha dichiarato l’avvocato Nigro.
Una comunità incredula
La comunità di Capaccio Paestum è divisa: da un lato, c’è chi crede fermamente nell’innocenza del maestro, sottolineando la sua lunga carriera e la stima di cui godeva; dall’altro, chi chiede che la giustizia faccia il suo corso e che la verità venga a galla.
Il maestro, nel frattempo, ha già presentato ricorso al Tribunale del Riesame e sarà interrogato nelle prossime ore.